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Abbiamo spesso parlato di tabacco, dei vari tipi che esistono, delle loro caratteristiche. Ma abbiamo mai parlato dei suoi usi alternativi?
Bè uno di questi è l’utilizzo del tabacco come pesticida naturale, proprio a causa del suo contento di nicotina!
Un uso alternativo del tabacco
Utilizzare il tabacco come pesticida darebbe il via a un’industria “verde” di antiparassitari basata appunto su questo prodotto che potrebbe fornire reddito supplementare per gli agricoltori, ma anche un nuovo agente per la lotta antiparassitaria amico dell’ambiente.
Nelle ricerche di alcuni scienziati viene descritto un metodo promettente per convertire appunto le foglie di tabacco in pesticidi con la pirolisi: questo processo prevede il riscaldamento del tabacco in foglie a circa 370 gradi centigradi nel vuoto, per produrre così una sostanza grezza chiamata bio-olio. Quest’ultimo è stato testato su un’ampia varietà di parassiti, tra cui 11 funghi diversi, quattro batteri, e la dorifora, uno dei principali parassiti agricoli che è sempre più resistente agli insetticidi attualmente utilizzato dagli agricoltori.
Questo bio-olio ha ucciso tutti i coleotteri e ha bloccato la crescita di due tipi di batteri e un fungo, ed anche dopo la rimozione della nicotina l’olio rimasto si è rivelato un antiparassitario molto efficace. Il rapporto indica quindi che la capacità dell’olio di bloccare alcuni ma non tutti i microrganismi suggerisce che il bio-olio di tabacco può avere un valore aggiunto come pesticida selettivo, di più di quelli attualmente in uso.
Come utilizzare e fabbricare home made il tabacco pesticida
Ma i pesticidi a base di tabacco li possiamo anche “fabbricare” a casa!
La nicotina infatti, presente naturalmente nelle foglie di tabacco, non crea dipendenza solo nell’uomo ma anche negli insetti fungendo così da ottimo repellente. Per preparare la nostra macerata di tabacco basterebbe allora prendere il quantitativo di tabacco contenuto in 3 o 4 sigarette e lasciarlo macerare in mezzo litro di acqua per un paio di giorni e poi filtrare.
Il composto in teoria dovrebbe riposare per almeno due giorni. Passato questo tempo si potrà aprire il contenitore per filtrare il tutto. Il consiglio è quello, una volta aperto, di non respirare ciò che il recipiente farà fuoriuscire: non dimentichiamoci che si tratta dell’effluvio di un concentrato di nicotina, deleterio per la nostra salute. Una volta utilizzato il colino od un velo per ripulire il liquido dalle scorie, basterà inserirlo all’interno del nebulizzatore spray, in modo tale da spruzzare il macerato sulle foglie delle piante da “curare”.
È quindi come abbiamo detto, è la nicotina contenuta nelle sigarette ad essere deleteria per gli animali: quello che si fa preparando questa formulazione è di lavorarla in modo tale da renderla disponibile per le piante senza arrecare loro danno. Essa infatti funziona come repellente contro afidi e cimici: allontanando questi insetti si dà la possibilità alla pianta di svilupparsi senza problemi.
Lo stesso procedimento infatti si può fare con dei semplici mozziconi, mettendoli di nuovo a bagno per almeno una notte e poi nebulizzando. In questo caso però bisognerebbe far agire il prodotto per un giorno, per poi sciacquare le foglie in serata con acqua pulita: questo per evitare che l’effetto del tabacco bruciato danneggi in qualche modo la pianta.
Parliamo di metodi naturali, anche se potrebbe sembrare strano visto che stiamo parlando di sigarette, perché la nicotina è si una sostanza chimica ma presente in natura nelle delle foglie di tabacco.
Perché la nicotina è dannosa per gli insetti?
Le sue caratteristiche farmacologiche la rendono perfettamente assimilabile ad uno psicofarmaco, dato che alle dosi presenti nel tabacco stesso, è in grado di creare dipendenza ed assuefazione nell’uomo. La sua azione si esplica principalmente a livello del sistema nervoso parasimpatico, responsabile dell’innervazione della muscolatura liscia, della muscolatura cardiaca e delle ghiandole endocrine.
Proprio perché il sistema parasimpatico si è conservato nell’evoluzione anche negli insetti possiamo utilizzare la nicotina contenuta nel tabacco come insetticida, sfruttandone proprio le azioni tossiche! A conferma di ciò basta portare l’esempio di una molecola che tutti i coltivatori di piante carnivore conoscono molto bene, cioè l’Imidacloprid.