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La scorsa settimana son stato dal tabaccaio a fare il solito rifornimento tabaccoso. Questa volta mi son comprato il Gauloises 100% Senza Additivi ed il Diana Blu. Ed è proprio di quest’ultimo che vi parlerò oggi.
Premetto che ogni volta che mi accingo a comprare un tabacco di marca “famosa”, da sigaretta preconfezionata insomma, l’aspettativa è piuttosto bassa. E di solito non mi sbaglio, anzi. A volte il prodotto è veramente scarso. Sarà cosi anche per questo tabacco Diana Blu?
Partiamo dalla Busta. Si presenta in plastica semi-rigida di un bel blu elettrico, mentre la scritta “Diana” è impressa nella parte orizzontale.
Una volta aperta la busta, mi ritrovo il solito odore da american blend, mentre il taglio è medio/fine con quasi nessuna imperfezione. Al tatto risulta semi-umido tendente al secco.
Parto con un aspettativa bassa, dunque mentre mi rollo la prima sigaretta con questo tabacco Diana Blu, penso ad una fumata leggera e poco soddisfacente, sia a livello di gusto che a livello di apporto nicotinico. Detto fatto. Mi trovo di fronte ad un tabacco anonimo e mediocre, che non arriva nemmeno lontanamente alla sufficienza. Si fuma e c’è di peggio, ovvio, però mi sento un po come se avessi buttato via i soldi. E visto il periodo…
Tanto per farvi avere più dettagli sulla fumata, questo tabacco Diana l’ho provato con cartine Gizeh Rosse (tipo B) e Bravo Rex (tipo A). Per quanto riguarda i filtri invece ho usato degli Swan Extra Slim.
Ho provato anche i tubetti della Mascotte (X-Long Filter) e devo ammettere che in questo caso la fumata è stata decisamente migliore. Ciò mi fa pensare che questo tabacco Diana Blu sia stato appositamente concepito per i tubetti. Nonostante ciò, non mi sento di consigliarlo ugualmente. Esistono infatti in commercio tantissimi tipi di tabacco che sono decisamente migliori di questo Diana Blu.