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Il 20 dicembre 2019 il presidente Donald Trump, con la firma della legislazione che ha modificato la normativa federale vigente sugli alimenti, sui farmaci e sui cosmetici, ha innalzato l’età minima per la vendita dei prodotti a base di tabacco da 18 a 21 anni.
Questa nuova legislazione, nota anche come T21 (o “Tabacco 21”), è entrata subito in vigore negli Stati Uniti. Questo significa che, oggi, per un rivenditore è illegale vendere qualsiasi prodotto a base di tabacco come sigarette (anche elettroniche) e sigari alle persone con un’età inferiore ai 21 anni.
L’età minima federale, come riportato sul sito ufficiale del governo americano, viene applicata a tutti gli esercizi di vendita al dettaglio e a tutte le persone, senza eccezioni.
T21, uno degli ultimi atti del governo di Trump: cos’è cambiato?
Con l’introduzione della T21, la vendita di sigarette, sigari e sigarette elettroniche ai minori di 21 anni è stata vietata negli Stati Uniti.
La legge è, tuttora, in vigore anche sotto il nuovo governo Biden e non prevede alcuna esenzione, nemmeno per il personale militare in servizio attivo.
Infatti, l’esercito americano, volendosi allineare con la nuova normativa federale, dalla scorsa estate del 2020 ha vietato la vendita dei prodotti a base di tabacco ai soldati e alle reclute con meno di 21 anni.
Quali sono i prodotti vietati dalla legge?
Oltre alle sigarette, ai sigari e alle sigarette elettroniche, la T21 viene applicata anche alla vendita del tabacco da narghilè, da pipa e dei sistemi elettronici di erogazione della nicotina.
Pertanto, se hai in programma un viaggio negli Stati Uniti e hai meno di 21 anni, ricordati che oltre a non poter acquistare sigarette, sigari, sigarette elettroniche e altri prodotti per il fumo, non potrai nemmeno metterli nella tua valigia.
Ti consigliamo, inoltre, di non fare il furbo, perché come ti abbiamo già illustrato a più riprese qui su SmokeTrip, i controlli aeroportuali negli Usa sono molto severi e per i trasgressori sono previste multe molto salate, il ritiro del materiale “incriminato” (e illegale) oppure l’allontanamento dal confine americano.
Le reazioni alla Tobacco21
La T21, varata dal governo Trump per mettere d’accordo Democratici e Repubblicani, ha scatenato un dibattito molto acceso a livello federale.
Se da una parte non sono mancate le reazioni di soddisfazione, in particolare da parte di genitori e insegnanti che in più occasioni avevano sollecitato il governo americano a intervenire per frenare l’utilizzo sempre più crescente delle sigarette elettroniche tra i più giovani, dall’altra sono arrivate anche opinioni di tutt’altro tenore.
Le associazioni per la tutela della salute dei consumatori, infatti, temono che il nuovo divieto, più che fungere da deterrente per gli under 21 e spingerli a non fumare, possa essere utilizzato come scusa dai colossi dell’industria del tabacco per evitare il blocco negli Stati Uniti delle vendite delle sigarette aromatizzate.
Più positivo e possibilista, l’attuale senatore delle Hawaii, Brian Schatz, che ha accolto il T21 come una grande vittoria, non solo per la salute pubblica, ma anche per la protezione delle classi più giovani.
La scelta dell’ex presidente Donald Trump, che di fatto è entrata ufficialmente in vigore in tutti gli Stati Uniti nel corso del 2020, permetterà, inoltre, ai genitori di proteggere ancora di più la salute dei propri figli dai rischi legati al consumo di tabacco.
Altri politici americani, al contrario di Schatz, hanno dichiarato che la T21 in sé, come anche l’innalzamento dell’età minima a 21 anni per il consumo di prodotti a base di tabacco, non è sufficiente.
Per far sì che questa misura possa funzionare, secondo il loro parere, dovrebbero essere messi in campo altri deterrenti, come ad esempio l’applicazione di una tassa extra su tutti i prodotti a base di tabacco (con conseguente aumento del prezzo di vendita proposto al pubblico).
La questione, quindi, perlomeno negli Stati Uniti è ancora lontana dall’essere risolta, ma una cosa è certa: per i fumatori con meno di 21 anni, la vita negli USA è diventata decisamente molto difficile.