Ci sono quesiti legati al mondo dello svapo che vale la pena prendere in esame e analizzare. Uno di questi riguarda l’uso di questi dispositivi elettronici in treno, considerato che tra voci e notizie sembra quasi impossibile trovare una risposta univoca.

In quest’articolo proviamo a mettere ordine con il punto di vista della legge e delle aziende di trasporti che devono “gestire” questa problematica.

Cosa ci dice la legge?

Partiamo da una premessa: la legge non vieta, in via generale, l’utilizzo della sigaretta elettronica sui treni.

Esiste il divieto sulle bionde, come indicato dalla legge Sirchia, che ha indicato nel mezzo di locomozione un luogo pubblico al chiuso, ma nella fattispecie non esistono raccomandazioni sul dispositivo elettronico.

Il motivo è nella data della legge stessa, 10 gennaio 2005, quando le sigarette elettroniche non erano forse nemmeno state progettate.

A supporto di questa tesi c’è anche il decreto 104/2013 che, di fatto, vieta di usare la e-cig negli ambienti al chiuso di istituti scolastici, ivi comprese le sezioni afferenti Centri per l’impiego, Centri di formazione professionale e Istituti di pena per minori.

Nessuna traccia, quindi, sulla possibilità di svapare (o meno) a bordo di un treno.

Cosa ci dicono le aziende di trasporti?

Se è vero che la normativa statale non cita apertamente il mezzo di locomozione come luogo in cui è vietato l’uso dei dispositivi elettronici, dall’altra parte c’è il punto di vista delle aziende di settore.

Ecco, infatti, come tutte le imprese di trasporti siano compatte nel dire no all’uso di e-cig all’interno di vagoni, corridoi e ogni altro spazio del convoglio.

La decisione di vietare la sigaretta elettronica è una questione di “ratio” che sembra possa essere ricondotta al fatto che il vapore, considerato un ambiente privo di areazione, potrebbe arrecare fastidio ai passeggeri.

Gli annunci che si ripetono salendo sui treni, a ogni stazione, avvisano anche che il vapore dei dispositivi elettronici potrebbe far scattare i sistemi antincendio del convoglio, rischiando di farlo fermare e di creare un disagio ben più grande che una nuvoletta di vapore.

Se si viene beccati a svapare?

Le aziende sono abbastanza compatte anche su questo tema: i trasgressori devono essere sanzionati. In realtà, nella maggioranza dei casi, chi viene sorpreso a svapare riceve solamente un invito a spegnere il dispositivo e a non utilizzarlo più durante il viaggio.

Non esistono, invece, limitazioni sul trasporto di liquidi, sigarette elettroniche, vaporizzatori o riscaldatori di tabacco.

Se in aereo esistono determinate restrizioni, in treno c’è massima libertà su dispositivi, quantità di liquido e componenti da trasportare all’interno di zaini o valigie.