È passato poco più di un decennio da quando le sigarette elettroniche sono arrivate per la prima volta sugli scaffali.

E da allora c’è stata anche un’esplosione della loro popolarità, tanto che quasi 3 milioni di fumatori le usano oggi in Italia.

Tuttavia la rapida popolarità di questi dispositivi per aiutare le persone a smettere di fumare, unita al loro potenziale, ha lasciato dietro di sé alcune sfide.

Tra queste, la più grande è che la ricerca sulla loro sicurezza sta faticando, e anche parecchio, a tenere il passo.

Sigarette elettroniche: sono sicure? Ecco cosa sappiamo

Molti studi, effettivamente, hanno dimostrato che le sigarette elettroniche sembrano essere molto più sicure del tabacco.

Per contro però c’è ancora un grande malinteso sul fatto che le sigarette elettroniche siano dannose quanto il fumo di sigaretta, e questo potrebbe fermare i fumatori che potrebbero trarre vantaggio dal passaggio dalla sigaretta tradizionale alla e-cigarette.

Ora però un nuovo studio, effettuato da un team di scienziati dell’UCL, ha permesso di mettere a tacere queste paure.

E, a seconda di come si definisce l’espressione “a lungo termine”, i risultati di questo studio sono la prova convincente che le sigarette elettroniche siano quasi 100 volte meno dannose del tabacco.

Cosa dicono i risultati del nuovo studio effettuato dal team dell’UCL

sigaretta elettronica danno

Il tabacco è la principale causa mondiale di morte “prevenibile”, con circa 6 milioni di decessi ogni anno.

Questo grazie al cocktail di oltre 5000 sostanze chimiche contenute nel fumo di sigaretta, di cui almeno 70 potenzialmente cancerogene.

Le sigarette elettroniche, al contrario, non contengono tabacco. Infatti, per permettere al fumatore di avere la sua dose di nicotina, trasportano un liquido che la contiene, liquido che poi viene riscaldato, reso vapore e inalato.

La nicotina in questo modo soddisfa le voglie associate alla dipendenza da fumo, ma senza provocare il cancro.

Il fatto che le sigarette elettroniche non producano fumo da tabacco e le innumerevoli sostanze chimiche che si trovano al suo interno, ha sempre suggerito che questi dispositivi dovrebbero essere più sicuri del fumo.

Quando però sono arrivate per la prima volta sul mercato, non c’erano ancora abbastanza ricerche sulle e-cigarettes per esserne sicuri al 100%.

Questo è il motivo per cui gli scienziati di tutto il mondo hanno cercato di capire cosa c’è nelle sigarette elettroniche e quale poteva essere l’impatto di questi prodotti.

I primi studi, che hanno esaminato questo aspetto, hanno dimostrato che i liquidi delle sigarette elettroniche e il vapore che producevano, non contenevano lo stesso livello della maggior parte delle sostanze chimiche tossiche contenute nelle tradizionali sigarette.

In effetti questi livelli sono stati trovati così bassi che la Public Health England e il Royal College of Physicians stimano che le sigarette elettroniche siano circa il 95% più sicure del fumo.

Fino ad oggi però nessuno aveva mai esaminato a cosa erano esposti, quotidianamente, i fumatori delle e-cigarettes.

Quindi lo studio, uscito di recente e guidato dal dottor Lion Shahab, è il primo ad esaminare gli effetti delle sigarette elettroniche in quelli che vengono definiti “utenti a lungo termine”.

Quanto sono sicure dunque le sigarette elettroniche?

Lo studio ha incluso un gruppo di utenti di sigarette elettroniche, che le utilizzava in media da circa 17 mesi, e ha misurato anche i livelli di nicotina e delle 26 sostanze chimiche potenzialmente dannose presenti nei loro corpi tramite campioni di urina e saliva.

Il team ha poi confrontato i risultati dei fumatori di sigarette tradizionali con quelli ricavati dalle persone che fumavano e usavano le sigarette elettroniche.

Inoltre hanno esaminato anche le persone che utilizzano la terapia sostitutiva della nicotina (NRT), che è comunemente usata per aiutare i fumatori a smettere di fumare o come alternativa a lungo termine.

Il team ha deciso di studiare anche gli utenti NRT, perché sa che questi prodotti sono sicuri da usare. E ha anche pensato che sarebbe stato un bel confronto, perché gli utenti NRT ottengono la loro dose di nicotina da una fonte senza fumo, proprio come gli utenti delle sigarette elettroniche.

È interessante notare che i livelli di nicotina trovati nei campioni degli utenti di sigarette elettroniche erano molto simili a quelli degli utenti che usavano la NRT e a quelli dei fumatori di sigarette tradizionali.

Ciò significa che le persone sono in grado di soddisfare le loro voglie di nicotina usando le e-cigarettes.

Il vantaggio però extra delle sigarette elettroniche, che è anche parte del motivo per cui sempre più fumatori stanno cominciando ad usarle, è che, oltre ad aiutare a smettere di fumare, forniscono un’efficace somministrazione di nicotina.

La scoperta chiave però è arrivata quando il team ha esaminato i campioni dei livelli di sostanze chimiche potenzialmente tossiche.

Ha rilevato infatti che c’era una notevole differenza nei livelli di queste sostanze tra i diversi gruppi.

In effetti una sostanza chimica, chiamata NNAL (nota per causare il cancro ai polmoni), era inferiore nel 97% degli utenti di sigarette elettroniche rispetto ai fumatori.

Quindi, se le sigarette elettroniche hanno lo stesso effetto sul corpo di un trattamento NRT, allora possiamo presumere che anche questi prodotti siano relativamente “sicuri”?

Sebbene nulla possa mai essere considerato completamente sicuro, possiamo sempre confrontarlo con le altre cose che sperimentiamo nella nostra vita quotidiana.

Studio o meno, dobbiamo essere cauti

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Noi di Smoketrip però non siamo convinti al 100% da questo studio. Ci sono infatti ancora una serie di punti a cui non ha risposto.

Il primo è che le persone, che hanno utilizzato le sigarette elettroniche mentre fumavano ancora il tabacco tradizionale, non hanno ridotto i livelli di sostanze tossiche a cui erano esposte. E un gran numero di utenti di sigarette elettroniche fuma ancora.

E, sebbene questo studio abbia trovato livelli significativamente più bassi di queste sostanze negli svapers rispetto ai fumatori, le sostanze chimiche sono ancora presenti.

Lo studio non ha confrontato i livelli di sostanze chimiche presenti nelle persone che non fumano, o che non usano le sigarette elettroniche, con quelli che lo fanno, quindi non è noto quali siano le probabili differenze.

Se queste sostanze chimiche si trovano a livelli più alti nelle persone che usano i dispositivi, c’è ancora la possibilità che venga fatto qualche danno.

Sappiamo anche che, utenti diversi, usano liquidi e dispositivi diversi, quindi potrebbe essere che alcuni siano più sicuri, mentre altri siano più dannosi.

E le persone utilizzano anche i dispositivi in modo diverso, dunque è necessario fare un ulteriore lavoro per comprendere queste differenze, in modo che ogni vaper usi il proprio dispositivo nel modo più sicuro possibile.

Cosa significa questo?

Questo studio ha confermato che le sigarette elettroniche siano molto più sicure del fumo.

Come abbiamo già scritto, un certo di numero di persone è riuscito a smettere di fumare le sigarette tradizionali sia usando le e-cigarettes sia il supporto fornito dagli specialisti.

Questo però non significa che le sigarette elettroniche siano del tutto innocue. Anzi: se sei un non fumatore, non è consigliabile che tu inizi a svapare.

Non possiamo essere ancora certi di tutti gli effetti a lungo termine di questi dispositivi, come neppure dei loro liquidi, quindi è meglio non prendere l’abitudine.

Pertanto, anche se è improbabile che le sigarette elettroniche siano completamente innocue (niente lo è mai), i risultati di questo studio sono essenzialmente fondamentali per mostrare quanto siano più sicure rispetto al fumo.