tabacco nell'antichità

Già da millenni i nostri arci-avi avevano costruito un rapporto molto più profondo e privo di pregiudizi col fumo. Molte sono state le modifiche, le innovazioni che hanno reso celebri, popolari, dannati i tabacchi. In passato le moderne comodità di cui godiamo non erano presenti e l’esperienza era molto più autentica, vera. Complice anche la globalizzazione, le rivoluzioni industriali che ci siamo lasciati alle spalle, hanno alterato il modo di fumare.

Tabacco da mastico, sigarette pre-confezionate e ricche di gusti, aromi particolarmente vari, trinciati prodotti in ogni parte del globo… Questo è il modo che noi conosciamo per poter praticare questa passione.

Il nuovo millennio ha comportato notevoli ed importanti progressi: sigarette aromatizzate con capsule incorporate, trinciati per realizzare sigarette hand-made, sigarette elettroniche… e… *rullo di tamburi* solo nel 2014, dopo quasi 10 anni di lunghi ed approfonditi studi è stato introdotto sul mercato mondiale, l’iQOS ossia un riscaldatore di tabacco, divertente acronimo di “I quit ordinary smoking”, prodotta dalla ben nota Philip Morris International, colosso del tabacco ideatore delle celebri Marlboro.

I fattori che necessitano di esser sottolineati fin dal principio sono i seguenti:

Niente più combustione ( è proprio essa che sprigiona più di 4000 sostanze cancerogene appena viene accesa la sigaretta );
– Niente più cenere;
– Il tabacco viene semplicemente riscaldato ad una temperatura di circa 300°, grazie ad un software ideato in Svizzera.

Il lancio del prodotto è avvenuto dapprima in Svizzera e, a seguire, a Milano, Monza e in Giappone. Solo verso il novembre del 2015 si è deciso di esportare l’articolo in Russia, precisamente a Mosca, per poterla far testare ad un gruppo di fumatori adulti.

La scelta di queste due nazioni asiatiche non è casuale: Russia e Giappone costituiscono senza dubbio una fetta importante delle vendite mondiali di tabacco.

In cosa consiste l’iQOS? Da cosa è composto?

iqos

Headstick: ‘capsule’ di tabacco Marlboro;
– Device cilindrico denominato iQOS in cui viene inseritoun Headstick;

Questo nuovo gioiellino ha un’autonomia di circa 6 minuti e per ogni momento in cui vogliamo concederci una bella fumata una volta terminata la carica, può esser reinserito nel suo astuccio ricominciando cosi il processo di ricarica.

Secondo alcuni studi condotti in materia sono stati individuati i seguenti valori:
51% di ammoniaca (39% per la sigaretta di riferimento)
20% di acetildeide (contro l’11%)
15% di formaldeide (contro il 27%)
10% di benzopirene (15%)
5% (NNK) e l’8% (NNN) di nitrosammine e altre sostanze tossiche a un livello minore rispetto alla sigaretta

FONTE: La cigarette iQos plus nocive que prétendu?, Philippe Poirson, Le Courrier (https://www.lecourrier.ch/132894/la_cigare )

La vicenda della iQOS non termina qui e, fra non molto, continueremo a tenervi informati. Qualcuno di voi ne ha mai sentito parlare e/o ha mai avuto la possibilità di provarla? Fatecelo sapere lasciando un commento!