La farina alla canapa, come l’olio extravergine di cannabis e il burro alla marijuana, non solo è molto facile da fare, ma è anche uno degli ingredienti delle piadine di canapa.

Per ottenerla, è sufficiente tritare la propria cannabis medica, farla cuocere per 40 minuti in forno ben caldo (e ricordandosi, ogni 10 minuti, di mescolarla per impedire che bruci), toglierla dal forno, farla raffreddare e passarla poi in un robot da cucina per ottenere una consistenza super fine e polverosa.

Certo, la farina alla canapa, o meglio, la “cannafarina” come è chiamata anche dagli appassionati delle ricette a base di cannabis, è soltanto il primo passo, ma come si possono invece preparare correttamente le piadine alla canapa?

piadina alla canapa

Ecco una ricetta che ti permetterà di ottenere delle gustose piadine con la farina di canapa, che potrai poi farcire a piacimento con tofu, alghe e altre delicatezze della cucina vegana o, al contrario, con salumi, formaggio cremoso, maionese, rucola o quello che ti piace di più!

Ingredienti per 4 persone

  • 400 grammi di farina bigia oppure integrale
  • 40 grammi di farina di canapa
  • 2 cucchiai di olio extravergine d’oliva
  • 1 pizzico di sale
  • 120 millilitri di acqua non troppo calda

Procedimento

1 – Mescola la farina bigia, o integrale, e la farina di canapa in una ciotola capiente e ben pulita. Aggiungi poi l’olio, il sale e l’acqua tiepida, poi con l’aiuto di un cucchiaio di legno, mescola il tutto fino ad ottenere un composto privo di grumi.

2 – Se il composto dovesse apparire troppo duro o asciutto, aggiungi un po’ di acqua (sempre tiepida), mentre se invece, al contrario, dovesse sembrare un po’ troppo liquido, aggiungi un po’ di farina bianca o di farina semibigia per renderlo più compatto.

3 – Copri la ciotola con uno straccio pulito, poi riponila in un luogo caldo e lasciala riposare per almeno 15/20 minuti. Trascorso il tempo per il riposo, versa l’impasto su una superficie di lavoro pulita e ben infarinata, poi dividilo in quattro porzioni (o ancora di più a seconda di quante piadine desideri ottenere) e forma delle palline.

4 – Prendi una pallina, poi dopo averla lavorata per un po’, con l’aiuto di un mattarello o con le mani stendila fino a formare un disco rotondo. Deponila quindi su uno straccio ben infarinato, poi ripeti lo stesso procedimento con le altre.

5 – Riscalda una padella antiaderente a fuoco medio e, non appena sarà ben calda e senza aggiungere altri grassi, adagiaci dentro una piadina alla volta. Fai cuocere bene le piadine su entrambi i lati, poi una volta che saranno cotte, mettile su un piatto di portata.

6 – A questo punto puoi decidere se utilizzare subito le piadine e farcirle come più desideri oppure ricoprirle con un foglio di carta trasparente e conservarle in frigorifero fino al momento dell’uso.

piada canapa

Come utilizzare la farina alla cannabis: altre idee

La farina alla cannabis, oltre che per fare le piadine alla canapa, può essere utilizzata per fare il pane alla marijuana (questa se l’idea di mettere le infiorescenze tritate e decarburizzate di ganja direttamente nell’impasto è sufficiente per farti passare l’appetito) oppure dei muffins, dei bretzel, delle torte o dei pani speciali, come ad esempio quello alla banana.

La cannafarina può essere impiegata anche nella cucina di tutti i giorni: per esempio, hai mai pensato che, anziché farle passare in quel noioso e insipido pangrattato, puoi far passare le tue polpette direttamente nella farina di canapa?

Oppure, se sei un fan della cucina esotica, anziché la farina bianca classica, puoi mettere un po’ di farina di canapa nel tuo curry per renderlo non solo denso, ma anche dargli un gusto particolare e fuori dal comune?

Gli utilizzi come vedi sono davvero tanti, quindi quello che ti possiamo dire in aggiunta è soltanto una cosa: quando si tratta di farina alla cannabis, non avere paura ad usare la tua fantasia!

Come si conserva la farina alla cannabis?

La farina alla cannabis, questo se vuoi usarla per almeno due mesi e impedire che vada a male, dev’essere conservata in un barattolo di vetro chiuso ermeticamente.

E, anche se può sembrare banale, togliti dalla testa l’idea di metterla vicino ai tuoi bong usati o alle tue scorte di ganja, altrimenti con il passare del tempo potrebbe iniziare ad emanare un odore sgradevole (e, oltre a non poterla più usare in cucina, dovrai buttarla).