Da anni una delle problematiche maggiori, oltre agli impatti sulla salute, riguardanti il fumo è quella dell’inquinamento.
Per questo tantissime aziende sia del mondo del tabacco che non, si stanno adoperando per rendere l’utilizzo di sigarette e tabacco rollato più eco sostenibile.
Questo comprende sia delle campagne basate sul cambiamento dei comportamenti errati dei fumatori, sia delle nuove strategie a livello civile che prodotti totalmente innovativi.
In questo articolo andiamo a vedere quattro esempi di rivoluzione ecologica nel mondo dei fumatori:
- Campagna CambiaGesto
- Tombini-posacenere
- Re-cig
- Piastrelle sostenibili
Campagna CambiaGesto
Il fenomeno del littering da mozziconi è molto diffuso e la campagna CambiaGesto nasce in prima battuta proprio per incitare i fumatori a un corretto smaltimento dei mozziconi.
Odiosi e onnipresenti sulle spiagge, non migliorano certo il decoro nemmeno in città e contribuiscono a disperdere in giro carta, resti di tabacco non bruciato, cenere, derivati della combustione, ecc (come spiega il sito di CambiaGesto, una campagna che rientra in un circuito internazionale di iniziative a sostegno dell’ambiente).
Il littering da mozziconi va quindi evitato, partendo dalla sensibilizzazione sul tema e dalla conoscenza: non si decompongono in breve tempo, inquinano e alterano gli ecosistemi marini e terrestri.
Ma la campagna CambiaGesto, in questi anni, ha anche favorito un’alleanza tra partner, volontari, tabaccherie, istituzioni con numerose iniziative complementari alla rimozione, come installazione di posaceneri e la distribuzione di dispositivi portabili ai fumatori.
Tombini-posacenere
La direzione è, senza dubbio, quella di limitare le sigarette nelle città. Da qualche mese Milano ha vietato il fumo nei parchi, alle fermate degli autobus o vicino alle scuole, per esempio.
E in generale, da New York a Città del Messico, si tende a creare aree smoke free.
Ma chi al tabacco non rinuncia dovrebbe, per lo meno, evitare di sporcare e inquinare le strade con i mozziconi: composti al 90 per cento di materiale plastico, i filtri impiegano più di un decennio a decomporsi e spesso finiscono in fiumi e mari.
Per limitare gli effetti della cattiva abitudine di gettare e abbandonare i filtri sui marciapiedi, in Germania stanno sperimentando i tombini-posacenere: incassati nell’asfalto e coperti da una griglia, raccolgono cenere e mozziconi buttati a terra mentre si fuma o spegnendo la sigaretta.
Per mantenerli puliti ed evitare che si riempiano troppo (con relativo olezzo) potrebbe bastare svuotarli una volta a settimana.
Re-cig dona la ‘seconda vita’ dei mozziconi di sigaretta
In Progetto Manifattura a Rovereto c’è una startup che ha ideato un sistema che trasforma i filtri usati delle sigarette in acetato di cellulosa. Ed è diventata una storia di successo nella “Settimana europea per la riduzione dei rifiuti”.
Ogni cicca salvata dal marciapiedi è un piccolo tesoro per Re-Cig, startup di Progetto Manifattura, l‘incubatore green tech di Trentino Sviluppo S.p.A., che ha brevettato un sistema per trasformare i filtri in acetato di cellulosa e quindi in polimero.
La sfida di Re-Cig – “riscattare” 13 mila tonnellate di mozziconi di sigarette che ogni anno finiscono nei posaceneri italiani o, peggio, sui marciapiedi delle nostre città – è solo all’inizio!
Piastrelle sostenibili
Lo studio di design etico Nature Squared ha fatto, per così dire, la frittata.
Il suo ultimo progetto ha trasformato i gusci di uova che avanzano dalle lavorazioni di ristoranti e laboratori in piastrelle per pareti eco-sostenibili.
Inoltre, da anni l’azienda riveste le superfici di mobili e altri oggetti di design partendo da elementi naturali come le foglie di tabacco o la madreperla.
Resistenti, a dispetto dell’idea che i gusci d’uovo siano quanto di più fragile, e cool. Le piastrelle d’uovo si chiamano CArrelé, un mashup tra il simbolo del calcio sulla tavola periodica (CA) e la parola francese che significa quadrato, carré.
Il progetto è il primo seguito dalla nuova capo innovatrice di Nature Squared, Elaine Yan Ling Ng, che è entrata a far parte dell’azienda nel 2020. Ma l’uso di materiali sostenibili e di recupero non è una novità per lo studio svizzero, che negli anni ha sviluppato materiali per rivestire le superfici partendo da elementi naturali come le foglie di tabacco o la madreperla.
Bisognerà tenere d’occhio questa azienda Svizzera per le sue prossime invenzioni e per apprezzare non solo la qualità del fumo del tabacco ma anche quella ornamentale.