Sommario Contenuti
Il Green Party Taiwan vuole legalizzare la cannabis per uso terapeutico. È questa la dichiarazione, rimbalzata su tutti i media asiatici, che il partito ha rilasciato nelle ultime settimane, ma passata in secondo piano a causa dell’emergenza Covid-19.
Si tratta comunque di un evento storico, in quanto è la prima volta che un partito politico taiwanese incoraggia in modo così evidente, e aperto, una legalizzazione di questo genere.
La cannabis infatti, e qui lo sottolineiamo, a Taiwan non solo è illegale, ma rientra anche tra i narcotici della categoria 2 (uguale alle anfetamine).
Tuttavia, se il partito dovesse riuscire a conquistare una fetta sempre più ampia di elettori, ci sarebbero buone possibilità di vedere (finalmente) un disegno di legge per legalizzare la marijuana medica e chiedere al Ministero della Salute e del Benessere di rivalutare i benefici terapeutici del CBD e del THC, i due principali componenti derivati dalla canapa.
Legalizzazione della cannabis a Taiwan, sempre più persone a favore
Un numero sempre più crescente di persone, durante lo scorso anno, ha sostenuto la legalizzazione della cannabis a Taiwan.
Il 20 aprile 2019 circa 300 attivisti si sono riuniti davanti al Parlamento (Yuan Legislativo) per chiedere di trattare la canapa come un farmaco anziché come una droga:
“Speriamo che la marijuana possa essere legalizzata e speriamo anche di promuoverla, il prima possibile, per l’uso medico” avevano dichiarato in quell’occasione i manifestanti ad un giornalista di Voice of America.
L’avvocato Lee Ching-chi, il candidato alla legislatura del Green Party Taiwan, aveva detto anche alla BBC di aver visto molti pazienti, in particolare quelli che soffrono di depressione e di epilessia, chiedere di usare l’erba per alleviare i loro dolori:
“Anche la morfina, un farmaco di classe 1, che è ancora più regolamentato della cannabis, è considerato legale per l’uso medico. Quindi perché la cannabis è ancora illegale a Taiwan?” aveva sottolineato Lee durante l’intervista.
Ad oggi gli unici due Paesi asiatici ad aver legalizzato la marijuana medica sono la Corea del Sud e la Thailandia.
Oltre a sostenere la legalizzazione della cannabis usata per scopi terapeutici, il Green Party Taiwan ha anche promesso di rivalutare la marijuana ricreativa.
Finora la legalizzazione dell’erba per scopi ricreativi non è stata adottata in nessun Paese asiatico.
Legalizzazione della cannabis a Taiwan: a che punto siamo?
L’uso della cannabis a Taiwan, sia per motivo terapeutici sia per scopi ricreativi, oggi è ancora illegale.
La marijuana, come abbiamo anticipato, è considerata come un narcotico di categoria 2 dal Narcotics Hazard Prevention Act nel ROC.
Il possesso, l’uso e il traffico di droghe illegali (inclusa la marijuana), viene punito con sanzioni molto severe, che vanno dalla detenzione, che può durare da un minimo di tre fino ad un massimo di sette anni, fino ad arrivare (nei casi più gravi) anche alla pena di morte.
Anche il CBD, come abbiamo già visto qui su Smoketrip, a Taiwan, e in generale nella maggior parte dei Paesi asiatici, è illegale, in quanto, essendo derivato dalla pianta della cannabis, è considerato una sostanza drogante.
Passata quindi l’emergenza Covid-19, e se per il futuro hai intenzione di fare un viaggio a Taiwan, è meglio che lasci la tua scorta di CBD, e la tua erba, a casa, perché potresti rischiare di avere guai seri in aeroporto.
Ormai è diventato emblematico, in tutto il mondo, il cartello che si trova nel Taiwan Taoyuan International Airport, in cui si avvisano i viaggiatori provenienti dall’estero che il traffico di droga, importazione di marijuana nel Paese compresa, è punito con la pena di morte nel ROC.
Meglio quindi evitare di correre pericoli inutili o, se proprio non puoi fare a meno del CBD o della Queen Mary, per le tue vacanze scegli un Paese in cui la marijuana sia stata già legalizzata o venga tollerata, come ad esempio l’Olanda o l’Uruguay.