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Ebbene si, la legalizzazione della marijuana in Canada è (finalmente) una realtà.
Seguendo l’esempio dell’Uruguay il Canada ha legalizzato la marijuana a scopo ricreativo, diventando il primo paese del G7 a spingersi su questa strada.
Questa riforma di liberalizzazione è stata fortemente voluta dal primo ministro canadese Justin Trudeau, che ha commentato su Twitter: «Era troppo facile per i nostri figli comprare marijuana e per i criminali farci grandi profitti. Oggi abbiamo cambiato le cose: il nostro piano di legalizzazione e regolazione della Marijuana è appena passato al Senato.»
Questa mossa politica aprirà sicuramente la strada ad altre riforme, e possiamo aspettarci che gli altri stati industrializzati seguiranno a breve l’esempio.
Legalizzazione della Marijuana in Canada e conseguenze immediate.
I primi dubbi dei più scettici riguardano le conseguenze che avrà la liberalizzazione della marijuana in Canada.
Premettiamo che il Canada è sempre stato uno stato abbastanza permissivo, e la circolazione di cannabis e altre droghe leggere è da sempre abbastanza florida.
L’unica differenza attuale è che se prima era necessario rivolgersi a uno spacciatore locale, ora è possibile acquistare marijuana esattamente come una qualsiasi medicina da bancone.
Anche la dose massima consentita è più abbondante di quanto ci aspettassimo.
Ogni adulto potrà acquistare ben 30 grammi di Marijuana per volta, confezionate in bustine di plastica anonime e vendute in farmacie, para farmacie e oltre 200 negozi convenzionati.
Il contenuto della busta sarà adeguatamente controllato e analizzato, con controlli a campione che ne verifichino la qualità effettiva.
L’unico limite imposto durante il primo anno di liberalizzazione sarà l’impossibilità di produrre, vendere o acquistare prodotti derivanti dalla marijuana, come oli e altri alimenti commestibili.
Un limite che consentirà di introdurre lo stato in questo nuovo commercio in maniera attenta e graduale.
Legalizzazione della marijuana in Canada e coltivazione domestica
Per gli amanti del fai-da-te la legalizzazione della marijuana in Canada ha portato grandi novità.
Si potrà coltivare liberamente le proprie piantine di cannabis, l’importante è che non superino il metro di altezza e che non ne vengano coltivate più di quattro per volta (o si rischierà di essere incriminati per spaccio).
La marijuana prodotta in casa non potrà essere (ovviamente) venduta, ma potrà essere consumata liberamente con chiunque, purché maggiorenne.
Per la coltivazione della marijuana in casa la legge ha imposto però una certa libertà di legislazione alle singole province.
Ad esempio non si potrà mostrare la pianta di marijuana esibendola su balconi o terrazze, ma dovrà essere ben nascosta in casa, soprattutto durante la fioritura.
In più i padroni di casa possono liberamente vietare il fumo di cannabis ai propri affittuari, esattamente come accade già ora con il tabacco.
Anche il fumo in macchina non è tollerato, perché troppo esposto e dichiarato.
Quindi via libera al consumo di marijuana, ma solo se fatto discretamente e dentro casa propria.
Una regola che aiuterà lo Stato a mantenere una certa discrezione, utile soprattutto per non creare reazioni negative eccessive da parte dell’opposizione.
Legalizzazione della marijuana in Canada e listino prezzi
Il punto cruciale da cui dipenderà il successo o l’insuccesso della legalizzazione della Marijuana in Canada sarà il prezzo applicato sui singoli prodotti.
La legalizzazione deve infatti considerare che un prezzo troppo alto convincerebbe i fumatori più incalliti a rimanere dal proprio spacciatore di fiducia, con il suo listino prezzo fedeltà.
Al contrario un prezzo eccessivamente accattivante porterebbe i minorenni e le fasce più giovani a cercare di acquistare la cannabis, magari chiedendo a un maggiorenne di procedere all’acquisto per loro.
Questo punto è in particolare il tasto dolente della nuova amministrazione, che durante la fase di propaganda ha dichiarato più volte di non voler cadere in questo pericolo.
La scelta più adatta sarà quella di applicare un prezzo leggermente più alto di quello applicato dai spacciatori, in modo tale da far aumentare il livello di qualità percepito senza far desistere dall’acquisto.
In questo modo il prezzo rimarrebbe abbastanza inaccessibile per i più giovani, disincentivandoli all’acquisto massivo.
Legalizzazione della marijuana in Canada e conseguenze nel mondo.
Il Canada è ben consapevole che con la propria presa di posizione sarà il modello di riferimento per tutti i paesi industrializzati.
Dalle conseguenze di questa improvvisa legalizzazione tutti gli altri paesi del G7 e del G8 potranno trarre spunti di riflessione e considerazioni, valutando i PRO e i CONTRO.
Sarà esattamente come una versione di prova, con cui gli altri stati potranno sbirciare successi, insuccessi e conclusioni.
Uno dei pericoli maggiori che gli Stati si troveranno ad affrontare sarà il rapporto con la criminalità organizzata.
Se in alcuni stati potrà scegliere di dedicarsi ad altri settori, in altri in cui il commercio di droga è estremamente florido che la malavita potrebbe cercare di riacquistare la clientela perdura.
Un esempio è il Colorado, dove la criminalità ha scelto di abbassare drasticamente il prezzo delle droghe pesanti, dirottando i vecchi clienti su strade molto pericolose.
L’impatto sui cittadini e sulla salute pubblica è la questione che si dovrà valutare con attenzione: il Canada è il primo paese industrializzato a compiere un passo del genere, e le conseguenze potrebbero essere del tutto inaspettate.
Legalizzazione della Marijuana in Canada: ecco i benefici immediati
Nonostante tutti i dubbi e le criticità riscontrate, il Canada ha previsto un nuovo giro d’affari di oltre 9 Miliardi di Dollari l’anno, una cifra considerevole che potrà utilizzare per migliore la qualità di vita dei suoi cittadini.
Per avere dei veri e propri riscontri bisognerà aspettare, nel frattempo consigliamo a tutti i viaggiatori di fare una tappa in Canada per provare l’ebrezza di fumare erba in maniera perfettamente legale.