legalità cannabis nel mondo

Il tema della legalizzazione della cannabis è spesso dibattuto nella maggior parte del mondo, alcuni governi hanno già provveduto alla depenalizzazione o alla legalizzazione di questa droga leggera e in alcuni casi impiegata anche o esclusivamente a scopo terapeutico. La cannabis o marijuana è l’unica pianta al mondo che possiede sia caratteristiche psicoattive sia curative, in base all’impiego che si sceglie di fare.

La storia della Cannabis e l’inizio del proibizionismo

Questa pianta è stata impiegata per circa 10.000 mila anni, questa nasce in Asia e veniva impiegata a fini ricreativi, spirituali e religiosi. Le prove dell’impiego di questa pianta circa diecimila anni fa, sono state ritrovate nell’isola di Taiwan, queste sono state confutate da Peter Stafford nel 1992, nel suo libro Psychedelics Encyclopedia.

Secondo la Marijuana Grower’s Guide di Franck Mel, gli Ariani fumavano certamente la cannabis, e forse fu proprio questo popolo ad insegnare le proprietà di questa pianta ai popoli indiani. Infine, un trattato di farmacologia cinese dell’Imperatore Shen Nung, contiene anche un primo riferimento all’impiego della cannabis come rimedio medicinale.

Negli anni, la pianta della canapa è stata successivamente impiegata anche in Europa e non solo a scopo medicinale o ricreativo, ma anche per la creazione di vestiti e carta per la stampa o la scrittura. Tant’è che la Bibbia di Gutemberg fu stampata proprio su carta di canapa.

cannabis barattoli

Il periodo in cui la marijuana è stata legale dunque è sicuramente superiore a quello in cui invece è stata proibita in tutto il mondo. Nel diciottesimo secolo, infatti, la cannabis era davvero molto diffusa anche negli Stati Uniti, George Washington e anche Thomas Jefferson avevano enormi e anche remunerative coltivazioni di canapa.

L’Italia è stata, sempre durante quei periodi, una delle maggiori produttrici di Canapa, grazie anche ai vantaggi climatici che favorivano la crescita della pianta nei campi del nostro paese. Grazie alla qualità delle piante che crescevano sui terreni italiani, il bel paese era la seconda produttrice nel mondo.

Nonostante l’impiego in tutto il mondo di questa pianta per innumerevoli settori che come abbiamo potuto vedere andavano dalla creazione di tessuti resistenti, sino alla carta, alla medicina e all’uso ricreativo, venne comunque considerata da proibire e ciò avvenne principalmente a causa del Marijuana Tax Act del 1937.

Il Marjiuana Tax Act del 1937 diede realmente il colpo di grazia alla coltivazione della canapa, prima negli Stati Uniti e poi nel resto del mondo. Tutto ciò avvenne non per accertate prove scientifiche della sua cattiva influenza sulle persone, ma bensì per un forte senso razzista del Federal Bureau of Narcotics Harry J. Anslinger, un uomo bigotto e razzista che giustifico la proibizione di questa pianta, dicendo che la maggior parte dei fumatori erano: negri, filippini, jazzisti, ispanici e artisti.

Tutte le “prove” a supporto della sua tesi, riuscirono a portare comunque alla proibizione della coltivazione della canapa. Infine, non fu solo il bigottismo dietro alla campagna proibizionista, ma anche interessi economici, che alimentarono la disinformazione nella popolazione.

In decenni di proibizionismo, comunque la Cannabis rimane ancora al quanto popolare, seconda solo al tabacco, alla caffeina e all’alcol. Inoltre, dobbiamo considerare che nel tempo ci sono stati diversi paesi che stanno scegliendo di legalizzare la cannabis, di depenalizzarla o accettarla come rimedio curativo.

Il primo paese a legalizzare il consumo della Cannabis

coltivazione cannabis in uruguay

Il primo paese a legalizzare la Cannabis, per combattere il narcotraffico, è stato l’Uruguay. Questo paese prevede grazie alla legge del 2013, il diritto all’autocoltivazione, ogni individuo infatti può coltivare al massimo sei piante per il consumo proprio e condiviso. Oltre alle piante coltivate, ognuno potrà detenere il raccolto dell’anno precedente sino a un massimo di 480 grammi. In ogni caso, è richiesta la registrazione della coltivazione che non avrà alcun costo e che serve esclusivamente per verificare la coltivazione sana e corretta.

La Marijuana in Uruguay prevede anche la vendita controllata da parte dello stato per chi non può o non vuole autocoltivare la cannabis in casa proprio. In questi casi la si può acquistare in farmaci, basta essere maggiorenni e registrarsi per confermarne l’impiego e l’acquisto. Il prezzo al grammo della marijuana è di circa 70 centesimi di euro al grammo. Rimane comunque illegale la coltivazione senza una specifica autorizzazione o che prevede una produzione al di sopra del limite prefissato.

La situazione della legalità della cannabis in Italia

In Italia la marijuana non è legale, ma è stata depenalizzata per uso personale sino a un massimo di due grammi. La coltivazione e l’impiego di questa pianta o l’acquisto ad uso ricreativo è ancora illegale. Al momento, anche se si dibatte spesso per la sua legalizzazione, o comunque per la realizzazione di una legge che ne disciplini l’impiego, al fine di eliminare i guadagni delle mafie su questa droga leggera , non si riesce ancora a trovare un accordo. Il disegno di legge approvato dalla Camera a Ottobre del 2017, porterà molto probabilmente alla legalizzazione della cannabis ad uso terapeutico, con 317 voti favorevoli e 40 contrari e 13 astenuti. Ora bisogna attendere semplicemente il passaggio del provvedimento al Senato.

La situazione della legalità della Cannabis nel mondo

Nel mondo le leggi sulla legalità, la depenalizzazione o la completa illegalità della marijuana sono diverse. Vediamo nel dettaglio qual’è la situazione nel mondo:

Argentina: in questo paese il possesso della marijuana è legale sino a 5 grammi, solo nel caso in cui s’impieghino inflorescenze essiccate. Lo spaccio e le coltivazioni di grandi entità sono comunque illegali e prevedono delle pene carcerarie.

Australia: questa è depenalizzata nella maggior parte degli stati del paese e rimale illegale solo nel Nuovo Galles del Sud e in Tasmania. Infine, è legale l’uso in tutto il paese solo per uso terapeutico.

Belgio: al momento questa è completamente illegale, anche se il governo sta seguendo un programma di ricerca che vuole stabilirne la reale efficacia medica e terapeutica.

Brasile: qui la cannabis è illegale ma depenalizzata, quindi è possibile possederne una quantità personale purché questa sia inferiore ai 20 grammi.

Camerun: la coltivazione della cannabis sativa è illegale, ma chi è affetto dai tumori o dall’Aids può impiegarla come antidolorifico.

Canada: illegale per uso ricreativo ma legale per uso terapeutico. In questo paese si va verso la legalizzazione anche ad uso ricreativo. Al momento c’è una proposta di legge di Trudeau, che permetterà agli adulti di possedere sino a un massimo di 20 grammi di marijuana. Se tutto dovrebbe andare come previsto da Trudeau, entro l’estate del 2018 la Cannabis sarà legale anche per uso ricreativo. AGGIORNAMENTO 20 GIUGNO 2018 – LA CANNABIS DIVENTA LEGALE ANCHE A SCOPO RICREATIVO.

Francia: illegale, in questo paese sono previste pene sino ad un anno di carcere nel caso in cui si trovi qualcuno in possesso di droga. Nonostante la legge preveda ciò, in realtà, il Ministero della giustizia prevede che le forze dell’ordine in caso trovino qualcuno in flagranza di reato intervengano solo a fine di dissuadere l’individuo dall’utilizzo di tale droga.

Germania: è legale esclusivamente l’uso ma non la coltivazione. E’ possibile detenere sino a un massimo di 10 grammi per non essere perseguiti dalla legge.

Giamaica: questa è legale sino al possesso di 56,70 grammi, mentre si può scegliere di coltivare sino a 5 piante. I seguaci della tradizionale religione giamaicana, i rastafariani, possono utilizzare e possedere piante di cannabis senza alcuna limitazione. La legge a riguardo ha visto la sua approvazione il 25 febbraio del 2015.

Giappone: sono illegali tutti i preparati che contengono il THC del 1948 e non si prevedono leggi che portino alla sua legalizzazione.

Israele: illegale. Invece l’uso medico viene autorizzato a seconda dei casi clinici proposti al ministero della sanità.

Lussemburgo: in questo paese è legale la marijuana solo per scopi medici e solo per i maggiorenni.

Messico: da Giugno 2017, il presidente messicano Enrique Peña Nieto ha proposto un disegno di legge che potrebbe rendere legale e accessibile la marijuana per fini terapeutici. La coltivazione, invece, finalizzata alla ricerca medica non è più considerata illegale. In Messico è consentito comunque il possesso di un quantitativo che non dev’essere superiore ai 5 grammi di marijuana. Infine, la coltivazione per fini ricreativi è illegale, al momento solo 4 persone sono state autorizzate a coltivare e consumare marijuana grazie a un ricorso alla Corte Suprema Messicana.

Nuova Zelanda: in questo paese al momento la cannabis è illegale. Anche se durante il 2017 il Green Party, il partito di maggioranza al governo, sta studiando un disegno di legge che porti alla legalizzazione della Cannabis e all’approvazione di questo tramite un referendum popolare che possa decidere se legalizzare o meno la marijuana entro il 2020.

Olanda: in questo stato c’è una normativa precisa in materia di stupefacente, il che rende il possesso di marijuana legale sino ai 5 grammi. Dunque più che una piena legalità, in realtà l’uso e il possesso di stupefacenti sono depenalizzati. Inoltre, come ben sanno i turisti, si ha la possibilità di consumare e fumare marijuana nei coffe shop, nei quali non si potrebbero comunque vendere più di 5 grammi a persona.

Polonia: è illegale la produzione, la vendita, il possesso e l’importazione. La detenzione di marijuana è punibile sino a tre anni di reclusione, la vendita è condannabile sino a 10 anni di carcere e invece la vendita a un minore sino ai 15 anni di carcere.

Portogallo: è legale il possesso della cannabis dal 2001, in questo paese sono depenalizzate tutte le droghe. Il traffico di droga invece è illegale.

Regno Unito: la marijuana è illegale anche se ne è stato depenalizzato l’uso domestico.

Repubblica Ceca: la cannabis è legale possedere sino a 15 grammi di marijuana ed è legale coltivarla per uso personale, mentre ne è vietata la vendita.

Spagna: la marijuana non è legale, ma è depenalizzata ed è possibile consumarla in specifici social club dove non è prevista la vendita ma solo la condivisione della cannabis ad uso ricreativo.

Svizzera: la coltivazione e il possesso della cannabis sotto forma di stupefacente è illegale. Invece dal 1 Gennaio 2012 nei cantoni Vaud, Friburgo, Ginevra e Neuchatel è consentito coltivare sino a un massimo di cinque piante per persona, che abbiano però un tenore di THC inferiore all’1%.

La legalizzazione della Cannabis negli Stati Uniti

legalizzazione cannabis in america

Negli Stati Uniti è illegale l’uso della marijuana a livello federale, nonostante ciò sono diversi gli stati che hanno approvato delle normative che contemplano l’esenzione per uso medico, in altri invece è possibile possedere la marijuana anche ad uso ricreativo.

Al momento la liberalizzazione della cannabis è la sua depenalizzazione è stata approvata negli stati della California, Nevada, Maine, Massachusetts, Colorado, Stato di Washington, Oregon, Washington D.C. Mentre la coltivazione per uso strettamente medico è previsto negli stati della Florida, Montana, North Dakota e in Arkansas.

Le misure approvate in California sono quelle maggiormente liberali, in quanto prevede che lo stato consideri l’uso di marijuana al pari di quello degli alcolici. Per questo motivo sono state varate delle specifiche misure per tassare e controllare la produzione legale della droga leggera. Infine, secondo tale disciplina i maggiori di 21 anni potranno possedere al massimo 28 grammi di marijuana per uso personale e si possono piantare in casa sino a sei piante.

Panoramica sulla legalità della Cannabis nel resto del mondo

Infine, facciamo un excursus veloce per vedere i paesi in cui il consumo di Cannabis è depenalizzato, punito come crimine, o esageratamente condannato.

I paesi in cui il consumo di cannabis è illegale ma depenalizzato e non precedentemente citati sono: Albania, Austria, Armenia, Cambogia, Costa Rica, Croazia, Ecuador, Estonia, Grecia, Malta, Messico, Moldavia, Slovenia, Svizzera, Russia, Svizzera, Ucraina, Cile, Paraguay, Costa Rica.

I paesi in cui la detenzione dell’erba e il consumo non sono tollerati e vengono puniti come crimine sono: Macedonia, Malesia, Nepal, Norvegia, Porto Rico, Romania, Serbia, Slovacchia, Sri Lanka, Svezia, Thailandia, Tunisia, Turchia, Uzbekistan, Venezuela, Vietnam, Yemen, Ungheria, Nepal, Corea del Sud, Bosnia, Bielorussia.

Infine, ci sono degli stati che prevedono pene che in alcuni casi potrebbero essere considerate persino assurde in quanto prevedono pene medioevali come la fustigazione, l’ergastolo, la pena di recupero o l’impiego di torture sotto forma di procedure di recupero dei consumatori. I paesi che prevedono queste pene sono: la Cina, gli Emirati Arabi Uniti, l’Iran, Malesia, Singapore e l’Indonesia.

Sicuramente la situazione si sta evolvendo e nei paesi civili presto sarebbe possibile arrivare all’approvazione di leggi in grado di depenalizzare o permettere la coltivazione personale della cannabis. Al momento, gli Stati che stanno sperimentando la legalizzazione della marijuana e concedendo delle piccole dosi personali a coloro che vogliono coltivarla, hanno notato una netta diminuzione dei crimini legati allo spaccio di marijuana.

 

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