I vecchi semi di cannabis possono essere molto difficili da far germogliare, ma ciò non significa che sia impossibile. Se userai infatti uno dei seguenti metodi, potrai recuperare molti semi che altrimenti finirebbero nel cestino della spazzatura.

Ti capiamo: non c’è niente di più frustrante che cercare di far germogliare dei semi di canapa per poi scoprire che sono diventati troppo vecchi per produrre anche solo una pianta.

Per fortuna però non tutto è perduto e, l’anzianità di un seme, non sempre significa che non c’è più niente da fare né tanto meno che non si può più recuperarlo.

Utilizzando queste tecniche, che abbiamo rubato agli esperti del settore e ai farmers più smaliziati, è possibile infatti recuperare la maggior parte dei semi vecchi.

Perché i semi vecchi di cannabis fanno più fatica a germogliare?

germogliare cannabis

Il problema dei semi vecchi di ganja non è che di per sé sono diventati vecchi, ma che la loro capacità di assorbire acqua attraverso il guscio è diminuita man mano che si sono induriti, al punto che anche per loro è diventato più difficile spaccarsi e far germogliare una nuova pianta.

Per risolvere il problema dei semi vecchi di canapa che non germogliano, devi risolvere quindi il problema del cattivo assorbimento. Anche se a te non sembra, e stai per far fare loro un bel salto nel secchio della spazzatura, c’è ancora tanta vita nei tuoi semi.

Come riportare tutta questa vita alla luce? Il primo metodo, che è quello più facile da usare, è quello di procedere con la scarificazione dei semi.

Vediamo in breve come si fa.

Come scarificare i vecchi semi di cannabis

Per cominciare, prendi una scatola di fiammeri vuota, poi procurati della carta vetrata e ritagliane un rettangolo grande quanto il fondo della scatola di fiammiferi.

A questo punto metti i tuoi semi vecchi di cannabis nella scatola di fiammiferi, poi chiudila e scuotila con energia per almeno 60 secondi.

In questo modo provocherai ai tuoi semi delle micro abrasioni, che renderanno più facile il passaggio e il relativo assorbimento dell’acqua.

Per chiudere in bellezza non ti rimane che piantare i tuoi semi scorticati nel terreno, annaffiarli e vedere cosa succede nei giorni successivi.

Situazione disperata? Prova a rimuovere la cresta dai tuoi semi di ganja

Se la scarificazione non ha funzionato, oppure se la situazione è più disperata di quello che pensavi, puoi provare questo secondo metodo, che è molto più drastico del primo.

Prendi il tuo seme di cannabis in mano, poi osservane bene i bordi. Di sicuro se sei un ottimo osservatore, o se non sei troppo fatto, noterai che uno dei lati del tuo seme sembra più pronunciato rispetto agli altri.

Questo lato pronunciato è detto “cresta” e, nei semi più vecchi, può rendere molto più difficile l’apertura del seme e la germogliazione della pianta, ma per fortuna anche questa “problematica” può essere risolta in pochi minuti.

Tieni fermo il tuo seme tra il pollice e l’indice e, facendo attenzione a non tagliarti, con un coltello affilato incidi delicatamente la cresta facendo un angolo di 90 gradi.

Fatto questo, la cresta dovrebbe venire via facilmente, esponendo il seme che si trova sotto la scorta. Ruotalo con delicatezza, poi rimuovi la cresta che si trova dall’altra parte in maniera da lasciare il seme nudo.

Non appena avrai completato l’operazione, dovrai essere in grado di piantare il seme e di farlo germogliare come al solito.

Ultimo tentativo prima del game over: vai di bisturi

germogliare cannabis

Hai provato entrambi i metodi che ti abbiamo descritto, ma i tuoi vecchi semi continuano a non volerne sapere di germogliare? Se la risposta è sì, allora è il momento di passare alle maniere forti e di tentare l’impossibile (o, purtroppo, far loro il funerale in modo definitivo).

Prendi un bisturi, poi fallo scorrere su un lato del seme e aprilo un po’.

Ciò renderà molto, ma molto, più facile l’assorbimento dell’acqua, ma occhio: per contro il tuo seme sarà più vulnerabile e maggiormente esposto ai danni.

Ricordati inoltre che questo metodo è proprio l’ultimo tentativo, nonché quello più estremo, per cercare di salvare un vecchio seme di cannabis e non gettarlo via, quindi non dovresti farlo normalmente.

Da ultimo, ma non meno importante, tieni a mente che queste tecniche di scarificazione sono un po’ complicate da eseguire e dovrebbero essere fatte solo, ed esclusivamente, se si ha la certezza che i propri semi non germoglieranno.

I semi sani e vitali germogliano infatti senza troppi problemi e senza bisogno di ricorrere a queste tecniche.

Come far germogliare i vecchi semi di cannabis scarificati

Non appena avrai ottenuto i tuoi semi scarificati, è il momento di passare all’azione!

Esistono diversi modi per far germogliare i vecchi semi di canapa e tutti sono molto efficaci. Ecco quali sono quelli più utilizzati dai farmers:

  • Germinazione nel suolo: il nostro metodo preferito, nonché quello più naturale. Per prima cosa metti i semi in una ciotola piena d’acqua a temperatura ambiente, poi riponili in un luogo scuro per almeno 12 ore. In seguito riempi un vaso, uno per ciascun seme, di terriccio, poi inumidiscilo e fai un piccolo foro circolare di 5 millimetri nel centro. Posiziona il seme nel foro, con la punta rivolta verso il basso, poi coprilo con il terriccio. Metti tutti i vasi in una stanza buia e calda, dopodiché posizionali sotto le tue luci e accendile. Se tutto va come deve andare, dovresti vedere i primi germogli dopo due giorni.
  • Germinazione tramite il metodo dell’asciugamano: un altro metodo molto usato e che permette di ottenere, in poco tempo, delle nuove piante di cannabis. Lascia i semi per una notte in una ciotola piena di acqua a temperature ambiente, poi metti due fogli di carta bagnata in un contenitore Tupperware. Assicurati che i fogli siano a temperatura ambiente, quindi trasferiscici sopra i tuoi semi. Nebulizzali tutti i giorni per assicurarti che non asciughino, poi non appena vedi che iniziano a germogliare, trasferisci i tuoi semi nel tuo terreno di coltura preferito e prosegui con la crescita delle tue piantine di cannabis. Ricordati che, anche in questo caso, i semi dovranno sempre rimanere al caldo. E attenzione a non bagnarli troppo, altrimenti rischierai di farli marcire prima del tempo.