Oltre il 26% della popolazione mondiale è in età fertile e deve combattere, in media ogni 28 giorni, con i dolori provocati dal ciclo mestruale.

Tra gli alleati più diffusi per combattere i crampi, i dolori e le infiammazioni ci sono i farmaci antinfiammatori e antipiretici, ma c’è un altro valido alleato disponibile (forse anche più salutare) che può tornarvi utile per evitare dolorose giornate a letto: la cannabis e i suoi derivati.

Secondo il Journal of Reproductive Medicine, il 90% delle donne con un ciclo regolare vive malessere di tipo fisico prima o durante l’ovulazione a causa di un’infiammazione generalizzata.

In assenza di un ovulo fecondato, infatti, il corpo subisce uno sbilanciamento dei livelli ormonali che innesca cambiamenti di tipo infiammatorio che riguardano tutto il corpo.

I dolori da ciclo

Il termine medico per definire i dolori da ciclo è dismenorrea, definito dal sito mypersonaltrainer.it così: “È un intenso dolore al basso ventre che si manifesta qualche giorno prima dell’inizio delle mestruazioni; solitamente, si tratta di un dolore acuto, ma può anche essere crampiforme, sordo e costante. La dismenorrea rappresenta uno dei sintomi più comuni della sindrome premestruale; pertanto, può associarsi a mal di testa, nausea, stipsi o diarrea e lombalgia”.

Tra i dolori più frequenti possiamo trovare sintomi come mal di schiena, nervosismo, sbalzi d’umore, stanchezza, lombalgia, tensione mammaria e, nei casi più gravi, svenimenti.

Dal punto di vista dei dolori, la dismenorrea raggiunge la massima intensità per 24 ore dopo la comparsa del flusso mestruale e si protrae per non più di 2 o 3 giorni.

Creme, oli e gocce a base di cannabis e CBD

In questi casi, la soluzione più comune arriva dalla scatola dei medicinali con farmaci antinfiammatori non steroidei che presentano principi attivi come ibuprofene, naprossene o paracetamolo.

Eppure, anche la cannabis e i suoi derivati potrebbero rappresentare un valido aiuto per combattere i dolori della dismenorrea.

Come già largamente riconosciuto a livello medico e terapeutico, infatti, la cannabis e il CBD contenuto nelle foglie e nei fiori interagisce con il Sistema Endocannabinoide agendo sia come analgesico che come antinfiammatorio naturale.

Il nostro sistema recettoriale e di neuromodulazione (endocannabinoide) ha il compito di mantenere l’equilibrio all’interno dell’organismo e per farlo agisce regolando la risposta analgesica ed esercitando una funzione anti-stress e anti-ossidativa.

Oltre a combattere i dolori post ciclo, la cannabis potrebbe essere utile anche nella fase premestruale quando irritabilità e stress possono alzare il livello di cortisolo nel sangue causando ipertensione e insonnia.

A seconda dei dolori e della gravità del ciclo mestruale, la cannabis e il CBD possono agire in mille modi diversi e per diversi scopi.

In commercio esistono, infatti, numerosi prodotti che non hanno effetti psicotropi dato che il THC non è presente o è presente in minime quantità non dannose a livello fisico e cerebrali.

È il caso di creme, balsami e oli a base di CBD, spesso arricchiti con ingredienti naturali come il mentolo, che se applicati sul basso ventre possono ridurre i crampi mestruali dall’esterno o cerotti antinfiammatori dai principi naturali.

Oltre le creme troviamo, inoltre, infusi o cibi a base di CBD come caramelle, tè o tisane o anche gocce sublinguali, pastiglie, capsule e compresse che agiscono a livello analgesico e antinfiammatorio, ma dall’interno.

Insomma, tra ibuprofene e paracetamolo, ecco anche la cannabis e i suoi derivati, una soluzione naturale per chi vuole combattere (e sconfiggere) in maniera rapida i dolori da ciclo.