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Quando i non californiani pensano allo stato più popoloso della nazione e alla storia della morale più accattivante, generalmente non pensano alla Stanislaus County, un tratto pianeggiante e rurale della Central Valley e dove si trovano la maggior parte dei terreni agricoli dello stato americano (anzi, per essere onesti, probabilmente gli stessi californiani non pensano molto alla Stanislaus County).
Oltre a ciò, in genere NON associano la Stanislaus County all’azione di produrre enormi quantità di denaro.
Questo atteggiamento però potrebbe cambiare presto se i funzionari della contea, in particolare quelli che amano assumersi rischi, decideranno di fare da “apripista”.
Come recentemente riportato dai consociati della Sacramento California CBS, i funzionari agricoli locali stanno incoraggiando gli agricoltori esistenti nella contea – e tutti i nuovi arrivati interessati ad avviare attività imprenditoriali – a coltivare una particolare varietà di cannabis sativa che non ha alcun valore come droga ricreativa.
A differenza di quasi la metà delle altre contee californiane che hanno schiaffeggiato una moratoria sulla coltivazione della pianta, la Stanislaus County vuole diventare un focolaio per la coltivazione della canapa industriale – e per questo, c’è una forte concorrenza, poiché sembra che la canapa abbia superato la marijuana come nuova miniera d’oro americana.
La nuova legge sulla canapa firmata da Trump
Secondo quanto rivelato da Bloomberg, le vendite della canapa potrebbero superare i 24 miliardi di dollari entro il 2023, una cifra assurda per un commercio che era quasi inesistente quando Barack Obama era presidente.
Per questo gli americani possono ringraziare il boom del CBD e, in maniera non molto rotonda, il presidente Donald Trump e Mitch Connell.
Il CBD, o cannabidiolo, è uno dei tanti cannabinoidi attivi che si trovano nelle piante di cannabis.
Per anni gli imprenditori della marijuana medica hanno commercializzato la cannabis ricca di CBD come prodotto per il benessere, un’alternativa più sobria (e non psicoattiva) alla cannabis contenente THC.
Il problema è che la cannabis a livello federale – e questo vale sia per quella medica sia per quella usata a scopo ricreativo – è ancora illegale. E il fatto che non possa attraversare i confini statali rende molto nervosi i dirigenti californiani.
Il CBD però può essere estratto anche dalla canapa, che è definita dalla legge federale come cannabis sativa con lo 0,3%, o meno, di THC.
Secondo la recente Farm Bill, che Trump ha fatto diventare legge nel dicembre del 2018, la canapa adesso può essere coltivata e lavorata in tutti i 50 stati – e tutti i 50 stati sembrano desiderosi di entrare nel giro della canapa, che, come osservato da Bloomberg, pare essere diventato la nuova corsa all’oro per l’agricoltura americana.
La canapa d’altronde è una pianta utile. L’umanità lo sa da tempo.
Jack Herer, un attivista della cannabis di lunga data, ha descritto nel dettaglio tutti i suoi usi potenziali in un libro, che oggi è considerato un vero e proprio punto di riferimento.
La canapa può – e viene – usata come fibra per fabbricare corda, vestiti e altri tessili.
Il suo olio può essere bruciato come combustibile o aggiunto ai cosmetici, come i saponi magici del Dr.Bronner.
I semi possono essere consumati nelle insalate, e non solo, e sono ricchi di acidi grassi Omega 3 e 6.
Ma a chi importa di questo quando si ha il CBD? All’inizio di quest’anno il senatore di New York Chuck Schumer, un aspirante successore di Trump, ha dato il benvenuto ad una massiccia azienda canadese che si è trapiantata nella bassa Hudson Valley con la promessa che avrebbe coltivato la canapa – forse il prodotto base per i cosmetici a base di CBD, “prodotti per il benessere” e altri beni che si trovano nelle centrali del gas di New York City, nei “dispensari di canapa” e negli altri luoghi in cui i commercianti stanno cercando di guadagnare con il nuovo prodotto così alla moda e hot tra la massa.
Venerdì 8 giugno 2019 Schumer ha diffuso un comunicato stampa in cui ha affermato che “l’unica banca di semi di canapa industriale” della nazione sarà ubicata presso la Cornell University.
Probabilmente non è un caso che tutto ciò sia accaduto dopo la scoperta del CBD, che ora si può acquistare online su Amazon e lo si può trovare anche in vendita nelle librerie, nelle caffetterie e persino nelle stazioni di servizio degli Stati Uniti.
Il settore della canapa comporta ancora rischi significativi. Non per nulla, di recente, una spedizione internazionale di canapa del Midwest verso una struttura di trasformazione situata in Colorado è stata intercettata dalla polizia dell’Oklahoma all’inizio di quest’anno, mentre i poliziotti dell’Idaho hanno anche chiarito che intendono vietare e trattare qualsiasi spedizione di canapa che incontrano come marijuana.
Per questi motivi, se si desidera partecipare al giro della canapa, è preferibile una fornitura domestica.
Questo ci riporta alla Stanislaus County e all’ex coltivatore di noci, Al Cottrell, che ha messo a punto il suo primo raccolto di canapa il 1 agosto 2019:
“È solo un raccolto versatile” ha dichiarato lo stesso a CBS. “Non sembra che ci sia qualcos’altro che sarebbe altrettanto appagante far crescere.”
O altrettanto redditizio.