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Sulle potenzialità curative della cannabis si discute da tempo. Tra i vari aspetti oggetto di approfondimento, è possibile ricordare l’influenza che può avere sul trattamento dell’anemia falciforme. La suddetta condizione si contraddistingue per una deformazione dei globuli rossi, che si traduce in fastidiosi episodi di dolore per il paziente e, nei casi peggiori, nell’insorgenza di ictus.
Grazie alla cannabis e alle sue proprietà analgesiche, è possibile notare del sollievo dai sintomi della malattia e, di conseguenza, un miglioramento importante della qualità della vita.
Cos’è l’anemia falciforme
Prima di entrare nel merito dell’influenza della cannabis sui sintomi dell’anemia falciforme, vediamo qualcosa in più su questa malattia. L’anemia falciforme, argomento su cui si discute anche durante le lezioni scolastiche di biologia, coinvolge i globuli rossi.
Queste cellule del sangue, sono caratterizzati da una forma che ricorda molto quella di una ciambella e sono concavi ai lati. Grazie a questa forma particolare, i globuli rossi sono in grado di muoversi più facilmente e di adempiere alla loro principale funzione, ossia il trasporto di ossigeno.
Quando una persona è affetta da anemia falciforme, ha i globuli rossi caratterizzati da una forma simile a quella di una falce di luna. Da qui il nome della patologia.
La forma anomala delle cellule causa delle problematiche che si ripercuotono sul passaggio di alcune cellule attraverso i vasi sanguigni. In questi casi, si può concretizzare un vero e proprio ingorgo e, nelle situazioni più gravi, una vera e propria paralisi di determinate zone del corpo.
Patologia di origine ereditaria, l’anemia falciforme ha origine da un gene malato che viene trasmesso al nascituro da entrambi i genitori.
Oggi come oggi, il trattamento convenzionale prevede il ricorso al trapianto di midollo osseo. Un’altra soluzione è l’idrossiurea, un farmaco in grado di prevenire la formazione di cellule falciformi. L’assunzione di questo farmaco è però associata a fastidiosi effetti collaterali, che vanno dalla nausea, alla perdita dei capelli, alle convulsioni.
Tra i principali sintomi è possibile ricordare il dolore, provocato dal blocco dei globuli rossi all’interno dei vasi sanguigni. La situazione appena descritta si può manifestare in diverse zone del corpo, dall’addome alle articolazioni. Nelle situazioni peggiori, il dolore può durare anche alcune ore.
La malattia provoca anche cali di energia, problemi di vista, gonfiore alle mani e ai piedi e ritardi nello sviluppo. Le complicazioni più frequenti sono invece gli ictus, i calcoli biliari e le ulcere.
Cannabis e sintomi dell’anemia falciforme
Tra i principali sintomi dell’anemia falciforme, come già ricordato, troviamo il dolore cronico. Questa situazione compromette fortemente la qualità di vita dei malati. In generale, è consigliata l’assunzione di farmaci antidolorifici. Dati per assodati i benefici, è il caso di ricordare che i farmaci antidolorifici hanno anche un rovescio della medaglia, ossia il rischio di dipendenza.
Grazie alla cannabis, è possibile ovviare a questa problematica di indubbia rilevanza. Molto importante è ricordare anche che, con quest’erba, è possibile ridurre i danni al tessuto causati dalle infiammazioni e dalle necrosi.
I cannabinoidi come il CBD, conosciuto anche come cannabidiolo e metabolita importantissimo della cannabis, sono infatti in grado di dare vita a forti reazioni antinfiammatorie. Il CBD, inoltre, non provoca effetti psicoattivi e permette di conseguenza di minimizzare il rischio di dipendenza.
Le ricerche scientifiche sul trattamento dei sintomi dell’anemia falciforme con la cannabis sono ancora a livello embrionale. Degno di nota è comunque uno studio pubblicato sulle pagine della rivista Blood nel 2010. Nel corso della suddetta ricerca, sono stati osservati gli effetti dei cannabinoidi sui ratti con globuli rossi falciformi. I risultati hanno portato alla luce una diminuzione del dolore nelle cavie trattate con la cannabis.