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L’origine del colore è della “pelle” di sughero che veniva avvolta intorno al bocchino della sigaretta fabbricata.
Un involucro sottile di sughero veniva usato perché la carta fine utilizzata sul resto della sigaretta aveva la tendenza ad attaccarsi alle labbra quando era umida.
Questo a sua volta faceva cadere il bocchino a pezzi e lasciava brandelli di tabacco in bocca. Il sughero riusciva ad evitare proprio questo! Una delle prime marche nel Regno Unito ad usare il sughero, fu “Craven A” negli anni ’20.
La tecnologia moderna al giorno d’oggi evita questo problema con un pezzo di carta antiaderente, al posto del sughero, il cui colore si ispira al suo antenato come un modo per informare visivamente il fumatore su quale estremità accendere e su quale mettere in bocca.
Molti fumatori hanno acceso le estremità sbagliate delle loro sigarette al buio, e hanno scoperto le gioie di inalare il fumo dal filtro che brucia.
Il colore è ormai solo tradizionale e fa parte integrante dell’estetica di quasi tutte le sigarette e aiuta il fumatore a sapere con certezza quando il tabacco è terminato e può spegnere il mozzicone.
Che impatto ha il colore dei filtri sui consumatori?
Una ricerca condotta nel 2015 per il giornale di ricerca “BMC Public Health” ha indagato su come la presenza del filtro e il colore della carta di cui è realizzato possa influenzare le percezioni dei consumatori di sigarette.
Riportiamo qui sotto un breve riassunto di questa ricerca per aiutarti a capire la vera importanza di ogni scelta (forme, colori, packaging…) nello sviluppo di un prodotto usato quotidianamente da una grande percentuale della popolazione.
Background
Le sigarette sono commercializzate in una vasta gamma di confezioni e configurazioni di prodotto, e queste possono influenzare la percezione dei consumatori sugli effetti alla salute e l’attrattiva del prodotto.
Le sigarette filtrate sono tipicamente percepite come meno pericolose e la carta bianca (al contrario del sughero) spesso trasmette “leggerezza”.
Metodi
Questo studio ha esaminato le percezioni relative alle sigarette tra 1.220 giovani adulti (età 18-35) fumatori novelli, fumatori da sempre e mai fumatori, reclutati in tre città degli Stati Uniti orientali (Buffalo NY, Columbia SC, Morgantown WV).
I partecipanti hanno valutato tre stecche di sigaretta: due sigarette filtrate di 85 mm di lunghezza, che differiscono solo per il colore della carta di copertura (sughero contro bianco), e una sigaretta non filtrata di 70 mm.
Risultati
Nel complesso, la sigaretta con la punta color sughero è stata scelta più comunemente per il gusto e l’attrattiva, quella con la punta bianca per la meno pericolosa e quella non filtrata per la più pericolosa.
I fumatori novelli erano più propensi a selezionare le sigarette con la punta bianca e con la punta di sughero, mentre i mai fumatori hanno più comunemente selezionato la punta di sughero, come più disposti a provare rispetto agli altri prodotti.
Coloro che erano disposti a provare la sigaretta con la punta bianca filtrata avevano maggiori probabilità di aver valutato quella sigaretta come la più gustosa, che attirava l’attenzione, e con il minor rischio per la salute.
Allo stesso modo, quelli disposti a provare le sigarette con il filtro color sughero o non filtrate hanno valutato quelle come migliori sul test, rispettivamente attirando maggiormente l’attenzione e avendo il più basso rischio per la salute.
Conclusioni
I risultati di questo studio dimostrano che la percezione del prodotto da parte dei consumatori può essere altamente influenzata da elementi del design della sigaretta, come la presenza e il colore del filtro.