Il consumo di tabacco è in costante aumento a livello globale, nonostante il fatto che in alcuni paesi europei ci sia una graduale diminuzione della percentuale di fumatori, soprattutto tra gli adulti che superano i 40 anni. Nonostante queste tendenze mutevoli, non tutti preferiscono fumare la stessa cosa, c’è chi preferisce fumare sigarette preconfezionate, chi invece preferisce fumare trinciati per rollare le sigarette a mano, chi sigari, mentre, solo una piccola percentuale è rappresentata da coloro che fumano la pipa.
Il tipo di prodotto che si preferisce fumare varia in base a diverse caratteristiche come ad esempio fascia d’età, stile di vita, paese e disponibilità economica. Ma andiamo a vedere nello specifico come ognuna di queste caratteristica influisca sull’utilizzo di tabacco e cosa si preferisce fumare in Italia e negli altri paesi?
- ITALIA – In Italia a causa di un rincaro delle tasse sempre maggiore sulle sigarette di manifattura, si sta diffondendo l’abitudine di comprare tabacco trinciato, soprattutto tra i più giovani, che si mostrano sempre più propensi all’acquisto di tabacco sfuso da poter rollare. Secondo uno studio nazionale dell’Istituto di Salute pubblica di Siena, infatti, il 40% dei fumatori di un’età compresa tra i 18 e i 25 anni preferisce rollarsi le sigarette da solo piuttosto che comprarle già confezionate e la percentuale aumenta se ci si sposta in contesti sociali ad alto tasso di disoccupazione. Un 5% in più rispetto alle ultime ricerche del 2012 consuma regolarmente sigari, mentre solo il 2% della popolazione utilizza la pipa. Queste percentuali sono influenzate dal contesto sociale di riferimento ma possono aumentare o diminuire a seconda delle fasce d’età. Ad esempio, fumano la pipa le persone con una fascia d’età compresa tra i 45 e i 65 anni, mentre l’uso di sigari aumenta nella fascia d’età compresa tra i 35 e i 60 anni soprattutto in contesti socioeconomici agiati. Per quanto riguarda l’uso delle sigarette di manifattura, invece, l’aumento è sempre costante. Dal 2014 i consumatori di sigarette sono aumentati del 10% e a consumarne un numero maggiore sono più gli uomini, rispetto alle donne. In generale, in Italia si preferisce fumare tabacco trinciato nella fascia d’età compresa tra i 25 e i 70 anni, mentre, è in aumento l’utilizzo del tabacco trinciato nella fascia d’età compresa tra i 18 e i 25 anni. Solo una piccola percentuale fuma sigari e pipe in una fascia d’età compresa tra i 35 e i 70 anni. Un altro mito da sfatare è quello che riguarda l’utilizzo della sigaretta elettronica, questa infatti, dopo il primo boom del 2014 ha subito un calo di utilizzo del 47%.
- EUROPA – La situazione in Europa non è molto diversa da quella italiana ma, a differenza dell’Italia, in molti paesi dell’unione è stato vietato il fumo anche in luoghi all’aperto in base a delle leggi restrittive molto severe, applicate soprattutto nel nord Europa. In generale, in Europa si preferisce fumare tabacco trinciato, infatti, la percentuale di fumatori che preferiscono rollarsi da soli le sigarette aumenta del 47% rispetto all’Italia, allargando la fascia d’età fino ai 40 anni. Questa preferenza è probabilmente dovuta all’aumento spropositato delle sigarette, a causa delle tasse fino al 35% in più rispetto al 2014. Le persone che preferiscono fumare sigarette industriali sono comprese nella fascia d’età tra i 25 e i 70 anni. L’unica indicazione degna di nota è la diminuzione di fumatori di un’età compresa tra i 18 e i 30 anni pari quasi al 15% in meno rispetto al 2014, molto probabilmente dovuta alle campagne di prevenzione tumori e al tasso di disoccupazione in aumento tra i giovani europei. La percentuale di persone che preferiscono fumare la pipa, il sigaro o adottano altre soluzioni, è in aumento del 20% rispetto agli altri paesi abbassando la fascia di età dei consumatori fino ai 35 anni.
- EST EUROPEO E RUSSIA – L’Est Europa ha seguito un’evoluzione diversa rispetto a quella degli altri paesi, infatti, a causa di tassazioni meno onerose e leggi meno restrittive, i fumatori nell’est europeo e in Russia sono in costante aumento. La percentuale di fumatori è aumentata, secondo uno studio mondiale sull’utilizzo del tabacco dell’università dell’Ohio risalente al 2015, circa del 40% in più rispetto al 2012. Questi dati sono probabilmente influenzati dal fatto che in questi paesi lo sviluppo economico sia sempre costante e che, le leggi che regolamentano l’uso di sigarette in luoghi pubblici siano meno restrittive rispetto a quelle degli altri paesi. In Russia e nell’Est europeo, si preferisce fumare sigarette di manifattura ed il 50% dei fumatori ha un’età compresa tra i 20 e i 70 anni. Mentre l’utilizzo dei tabacchi trinciati è in diminuzione rispetto al 2012 circa del 20%, questo probabilmente è dovuto al fatto che non si preferisce fumare tabacco sfuso dato il costo quasi eguagliato delle sigarette.
- STATI UNITI – Negli Stati Uniti la preferenza delle persone verso l’utilizzo del tabacco è influenzata molto dalle campagne antifumo svolte dal governo e dal fatto che i rincari economici siano fin troppo pressanti. La percentuali di chi preferisce fumare tabacco sfuso aumenta del 10% rispetto al 2012 e l’età di riferimento si estende dai 20 ai 60 anni. Nonostante questo però, negli Stati Uniti la percentuale di coloro che preferiscono fumare sigarette sfiora il 50% tra i fumatori della fascia d’età 35-50. Tra i dati più interessanti c’è quello delle fasce d’età che vanno dai 14 ai 21 anni, infatti, negli Stati Uniti si è verificato un notevole aumento di fumatori cosi giovani. Questi adolescenti preferiscono fumare sigarette industriali e si calcola che, nonostante i notevoli sforzi per contenere la diffusione del tabagismo, la tendenza dei giovani a fumare sigarette aumenterà costantemente per i prossimi anni.
- ASIA – In Asia quasi il 30% della popolazione fuma sigarette, preferendole al tabacco sfuso trinciato. L’aumento sempre costante dei fumatori di sigarette ha fatto decretare la Corea uno dei paesi con il maggior numero di tabagisti al mondo. Secondo uno studio dell’università di Toronto su un campione di 12 mila persone, i maschi asiatici fumano il 70% in più rispetto a quelli provenienti dalle altri regioni del mondo. La percentuale è in aumento anche tra le donne, sfiorando il 30% rispetto all’utilizzo di tabacco negli altri paesi. Per quanto riguarda invece l’uso dei sigari, è molto accentuato tra la fascia culturale alto borghese come anche l’uso delle sigarette di manifattura.
Questi dati testimoniano che la comunità di fumatori mondiali preferisce fumare sigarette preconfezionate, e questi stanno aumentando sempre di più, soprattutto in Asia, nell’est europeo e in Russia. Mentre la tendenza è in diminuzione nel nord Europa, dove si preferisce fumare tabacco sfuso e trinciati rispetto alle normali sigarette. La differenza di utilizzo e le preferenze variano anche in base all’età e al sesso, infatti, sono gli uomini a preferire l’utilizzo del tabacco trinciato, mentre le donne preferiscono fumare sigarette classiche.
In base all’età, sono in aumento gli uomini di una fascia di età tra i 60 e i 70 anni che fanno uso di pipa e sigari, mentre ammontano solo al 2% le persone che preferiscono altri tipi di soluzioni. In Italia la tendenza è molto simile a quella mondiale con l’unica accezione delle fasce più giovani che preferiscono fumare tabacco trinciato rispetto a sigarette di manifattura già confezionate.
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