sigaretta elettronicaFin dall’apertura di questo blog, sapevo che prima o poi sarebbe toccato anche a me parlare della “fantomatica” sigaretta elettronica. Nonostante infatti il fumo elettronico (detto anche svapo) sia in costante calo di anno in anno (poi vedremo le cause), rimane comunque un argomento molto ricercato e interessante da approfondire. Ma partiamo dall’inizio.

Cenni Preliminari

A detta di Wikipedia il primo brevetto sulla sigaretta elettronica risale al 1965, ma per come la conosciamo noi si dovrà aspettare il 2003. E’ proprio in questo anno che le prime sigarette elettroniche, chiamate Ruyan (in italiano significa “Quasi come il fumo”), vengono messe in vendita sul mercato asiatico, in primis in Cina (per paradosso da un po di anni a questa parte la vendita in questa nazione è vietata). Il creatore dell’invenzione è infatti un farmacista cinese.

Tornando ai giorni nostri, le sigarette elettroniche che si trovano attualmente in commercio funzionano come dei veri e propri vaporizzatori, in grado quindi di nebulizzare il liquido contenuto nella cartuccia, a differenza quindi dei primi modelli che invece utilizzavano una tecnologia ad ultrasuoni.

Come funziona?

Non voglio annoiarvi,  quindi cercherò di essere breve e conciso.

Una volta appoggiata la sigaretta elettronica alle labbra, dovremo semplicemente aspirare (in qualche modello, è necessario tenere premuto un pulsante mentre si aspira). Cosi facendo verrà attivato un sensore che permetterà al vaporizzatore (chiamato anche cartomizzatore) di riscaldare il liquido contenuto nel serbatoio. Verrà quindi inumidito l’avvolgimento presente nella cartuccia che poi genererà il vapore. In alcune sigarette, ad ogni svapata che andremo a fare corrisponderà l’accensione di una luce led (il più delle volte rossa). Tutto ciò per cercare di simulare visivamente in tutto e per tutto la sigaretta tradizionale. Della serie, anche l’occhio vuole la sua parte!

 Da che parti è composta la sigaretta elettronica?

– Filtro: E’ fatto di un materiale plastico (ovviamente ipoallergenico) dove al suo interno risiede la cartuccia che contiene il liquido (che non è altro che un mix di glicole propilenico, nicotina e glicerolo).

– Liquido: Ne Esistono in commercio di svariati aromi e marche. E’ possibile trovarli in vendita sia con, che senza nicotina. La concentrazione più alta che possiamo trovare in commercio in italia è di 18mg/ml. Se volete risparmiare è possibile crearsi da se la miscela. acquistando separatamente tutti i vari elementi (Glicole Propilenico, Nicotina e aromi e Glicerolo). Curioso notare che il famoso “colpo in gola”, che spesso abbiamo menzionato sul sito, è riproducibile proprio grazie a questi elementi.

– Vaporizzatore: Chiamato anche cartomizzatore, è il componente principale della sigaretta elettronica. E’ grazie ad adesso che riusciremo a riscaldare e quindi vaporizzare il liquido contenuto nella cartuccia o serbatoio (tank).

– Batteria: La batteria utilizzata per fornire energia al vaporizzatore è di tipo ricaricabile, agli ioni di litio. Normalmente la batteria ha una tensione di 3,7 Volt ma, per una resa maggiore, esistono in commercio anche con un voltaggio più alto. In questo caso il consiglio che vi posso dare è di abbinare il voltaggio della batteria con l’impedenza dell’atomizzatore. Solitamente batterie con un minor voltaggio lavorano meglio con vaporizzatori a bassa impedenza, al contrario batterie con voltaggio superiore lavorano meglio con atomizzatori ad impedenza più alta.

La sigaretta elettronica fa male?

Non è una domanda a cui sarà facile rispondere, ma ci proveremo. Per riuscirci risponderemo prima ad altre due domande correlate: “Perchè fa male fumare?“, “Che sostanze vengono sprigionate una volta che viene accesa una sigaretta?

Fumare fa male in quanto la tossicità della sigaretta si manifesta quando il tabacco comincia a bruciare (a 900° !!). Ed è a questa temperatura che avvengono delle reazioni molecolari che liberano ben 13 idrocarburi cancerogeni. E’ questo che rende la sigaretta nociva. Cosa che con la sigarette elettronica NON avviene.

Secondo dati tutti italiani (Fonte Istituto Superiore di Sanità), il 25% delle persone che ne ha acquistata una, per paradosso, ha aumentato il consumo giornaliero di nicotina. Questo è capitato perché la sigaretta elettronica non è andata in sostituzione della bionda tradizionale, ma bensì in aggiunta. Il 12% ha addirittura cominciato a fumare (prima di allora non aveva mai toccato una sigaretta). Dunque sono sicuramente da rivedere le politiche di marketing e prevenzione del prodotto. C’è il rischio infatti di avvicinare i più giovani ad un vizio che, specie a questa età, potrebbe essere molto dannoso. C’è però da dire che la restante percentuale di gente che ha comprato la sigaretta elettronica, o ha smesso di fumare del tutto, o sta fumando esclusivamente quella.

Fa male fumarla quindi? Come ho scritto poco sopra, la sigaretta elettronica non è altro che un vaporizzatore, dunque niente combustione, niente reazioni “strane” che provocano la liberazione di sostanze cancerogene. Quindi seguendo questo ragionamento la sigaretta elettronica in se non fa male. Ma per quanto riguarda i liquidi contenuti al suo interno?

I liquidi (detti anche e-liquid) contenuti nella sigaretta elettronica fanno male?

e-liquid per sigaretta elettronica

Il liquido per sigaretta elettronica è composto da:

Glicerolo, ossia glicerina vegetale: Incolore, denso e dolciastro, viene utilizzato nella realizzazione di svariati prodotti di uso comune come sciroppi e creme farmaceutiche. E’ anche un additivo alimentare (E422). Serve a dare corpo al vapore sprigionato.

Glicole Propilenico: Incolore, insapore e igroscopico, viene utilizzato come additivo alimentare (E1520) e come eccipiente farmaceutico, specie nelle preparazioni erboristiche.

– Nicotina: Ci può essere o non essere. Va detto che la concentrazione di nicotina presente nel liquido (che può variare dai 6 ai 36mg) è responsabile del cosiddetto “colpo in gola”. Più alta sarà la concentrazione di nicotina, maggiore sarà la forza di quest’ultimo.

Aromi: In questo caso l’unico limite e la fantasia del produttore. A base fruttata (limone, fragola, anguria ecc), a base liquorosa (whisky, cognac, rum ecc), balsamici (menta, liquirizia ecc).

Acqua.

Sono stato parecchie ore a documentarmi a riguardo di questi e-liquid e sono giunto alla conclusione che se questi liquidi vengono prodotti da marchi seri, rispettando le giuste norme di sicurezza al riguardo, sono da considerarsi sicuri. Perlomeno gli studi fatti al riguardo propendono verso questa direzione.

Dove comprare la sigaretta elettronica?

La sigaretta elettronica può essere acquistata sia in negozi fisici che in negozi online. Inutile a dirsi che la vendita online di sigarette elettroniche è più conveniente. Ma non è tutto, c’è anche più scelta.

Per scrivere questo articolo ne ho comprata una sul sito svapostore.net e nello specifico il kit che ho acquistato è un JustFog Maxi 900mAh. Si tratta di un modello molto economico e performante, che ho avuto modo di utilizzare per le “svapate test” in ufficio. Nonostante fossi un principiante, quindi non avendo mai tenuto in mano una sigaretta elettronica, in meno di 5 minuti sono riuscito sono a renderla operativa. ;-)

Per l’occasione ho comprato due liquidi, uno alla vaniglia ed uno al tabacco. Per il momento ho provato solo quello alla vaniglia e vi posso dire che non è male. Le prime boccate sono difficili da inquadrare, forse anche a causa dell’essere un prodotto nuovo e che (forse) va un po “rodato”. Via via il sapore comunque migliora e direi che tutto sommato diventa accettabile. Il colpo in gola c’è, magari non ai livelli di una classica sigaretta (magari di natural american spirit!), ma comunque si fa sentire. E’ questa è una bella sorpresa!

Smettere di fumare con la sigaretta elettronica?

fumo elettronico

E’ dunque veramente possibile smettere di fumare utilizzando la sigaretta elettronica? Bella domanda. La stesso dubbio se l’è fatto anche Mariella Masiero (qui potrete trovare l’articolo completo) che sul sito della fondazione di Umberto Veronesi spiega come tutt’ora ci si interroghi sul reale impatto che la “svapata” può dare alla battaglia contro la dipendenza da tabacco.

Il mio pensiero a riguardo è che se una persona ha intenzione di smettere di fumare, la svapata può dare grande aiuto, molto più concreto di cerotti, chewing gum ecc. Sono inoltre dell’idea che può aiutare i fumatori cronici “estremi”, quelli dalle 50-80 sigarette al giorno tanto per intenderci. Nel loro caso, anche se continuassero a fumare 10 sigarette al giorno in aggiunta alle svapate di sigarette elettronica, questa sarebbe da considerarsi comunque una vittoria!

No tranquilli, io non smetto e vi spiego perché.

Per concludere vorrei rassicurare tutti gli utenti che ci leggono (e siete sempre di più!), che non smetterò di fumare, ne le sigarette, ne il tabacco sfuso. Il motivo è semplice: mi piace fumare! Non lo ritengo un vizio ma piuttosto uno sfizio. In una giornata tipo fumerò infatti 5-6 sigarette (quello che mi frega è il weekend, ma magari ne riparleremo un’altra volta :D ). Ovvio che non fanno bene nemmeno queste 5-6 sigarette però se ci guardiamo un po attorno… quante cose ci fanno male e magari nemmeno ce ne accorgiamo?

Probabilmente vista la mia curiosità, continuerò a provare nuovi liquidi, anche perché ce ne stanno cosi tanti che li vorrei provare tutti! E poi magari un giorno chissà, aprirò una sezione dedicata proprio alle sigarette elettroniche e tutto il mondo a loro connesso. Seguite sempre Smoketrip per rimanere sempre aggiornati! Alla prossima! ;-)

PS: Vieni a leggere la mia recensione su questo kit sigaretta elettronica (per tiro di guancia) formata da Nautilus Mini + iStick 40w!