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La nicotina protegge veramente dal Covid-19? L’ipotesi, ancora lontana dall’essere confermata, sarà testata da un team di medicina interna dell’ospedale Pitié-Salpêtrière di Parigi (Francia) e dal neurobiologo Jean-Pierre Changeux, membro dell’Accademia delle Scienze.
Secondo le prime osservazioni che sono state avanzate, i fumatori in effetti sarebbero meno colpiti, rispetto ai non fumatori e alle altre persone, dai virus, incluso il nuovo Coronavirus che, solo in Italia, ha fatto quasi 29mila vittime.
Alcuni medici francesi, effettivamente, hanno riscontrato che, tra i malati di Covid-19, i fumatori erano presenti con una percentuale molto bassa.
Il team di ricerca: “Aspettare fino all’11 maggio per iniziare i test non ha senso!”
All’ospedale Pitié-Salpêtrière di Parigi, dove un’analisi si è concentrata su 350 pazienti ospedalizzati e 139 pazienti più leggeri, è stato trovato solo il 5% dei fumatori, un tasso molto basso.
Fondalmente, nei pazienti Covid-19, è stato rinvenuto l’80% in meno di fumatori rispetto alla popolazione generale dello stesso sesso e della stessa età.
L’effetto, come sottolineato da Florence Tubach, che lavora come epidemiologa presso la struttura ospedaliera parigina, divide il rischio per cinque per i pazienti ambulatoriali e per quattro per i pazienti ospedalizzati.
L’avvertimento dell’OMS: “Il virus ci accompagnerà per molto tempo”
Alcune settimane fa uno studio cinese, pubblicato sul New England Journal of Medicine e condotto su più di mille persone infette, era arrivato alle stesse conclusioni.
La percentuale di fumatori, ricoverati nei reparti Covid-19, era del 12,6%, ben al di sotto della percentuale di persone che fumano in Cina (28%).
Da qui il desiderio del team medico del Pitié-Salpêtrière di verificare, attraverso uno studio clinico che dovrebbe iniziare a breve, se la nicotina possa o meno aiutare a sconfiggere questa malattia.
Secondo quanto scritto su France-Inter, per determinarlo, saranno somministrati cerotti a base di nicotina a tre diversi tipi di pubblico e in dosaggi diversi:
- Agli operatori sanitari, in maniera preventiva, per vedere se li protegge dal nuovo Coronavirus.
- Ai pazienti ospedalizzati, per vedere se i loro sintomi migliorano.
- Ai pazienti gravi che si trovano nei reparti di rianimazione, per vedere se le loro condizioni infiammatorie migliorano.
Gli scienziati francesi: “Non iniziate a fumare.”
Come spiegare questo possibile effetto positivo della nicotina sul Covid-19? Secondo Jean-Pierre Changeux, specialista in recettori nicotinici, la nicotina potrebbe impedire al virus di fissarsi e di entrare nelle cellule, limitandone così la diffusione nell’organismo umano.
Oppure, e questa è una seconda ipotesi, la nicotina ridurrebbe l’eccessiva risposta immunitaria che caratterizza i casi più gravi di Covid-19.
Tuttavia, come per tutte le altre novità scientifiche, gli studiosi consigliano cautela.
Gli scienziati che stanno lavorando su questa ipotesi, inoltre, hanno dichiarato: l’effetto protettivo della nicotina resta da dimostrare e, ovviamente, non è il caso di incoraggiare l’uso del tabacco:
“Sulla base di questi risultati, per quanto robusti possano essere, non dovremmo concludere che esista un effetto protettivo contro il Covid-19 provocato dal fumo del tabacco che, e lo ricordiamo, contiene molti agenti tossici.”
Solo la nicotina, e gli altri modulatori del recettore nicotinico, potrebbe avere un effetto protettivo. E qui gli scienziati mantengono l’uso del condizionale, perché il loro lavoro, per il momento, rimane ancora osservativo.
La clorochina, per esempio, non ha dato segni di efficacia contro il Covid-19, come ha illustrato anche uno studio americano.
Gli studiosi hanno poi aggiunto che la nicotina è una sostanza che crea dipendenza e che il fumo aumenta il rischio di contrarre altre patologie, come ad esempio il cancro, le malattie cardiovascolari e disturbi, anche gravi, delle vie respiratorie.
Come proteggersi dal Covid-19: le misure da adottare
Come abbiamo visto, lo studio francese sulle presunte proprietà benefiche della nicotina contro il Covid-19 è all’inizio e deve ancora confermare un’ipotesi, quindi non è il caso di aumentare il consumo di sigarette, o di cominciare a fumarle, credendo che basti questo accorgimento per non ammalarsi di Covid-19.
Dal 4 maggio 2020, per quanto riguarda l’Italia, dovremo cominciare ad assistere ad un progressivo allentamento delle restrizioni adottate dal Governo Italiano per prevenire un aumento del contagio da Covid-19 (e, di conseguenza, dei ricoveri in ospedali e dei decessi) e per fermarne la diffusione.
Nel frattempo, questo per impedirti di prendere decisioni azzardate e che potrebbero nuocere davvero alla salute (e farti finire in ospedale, o peggio), ti facciamo un breve riepilogo delle misure più efficaci per contrastare il Covid-19:
- Lavati bene le mani con acqua e sapone per almeno 40-60 secondi. Se non hai la possibilità di farlo, usa un disinfettante che contenga il 60% di alcol.
- Esci soltanto per motivi necessari (emergenze mediche, spesa o per recarti da qualcuno che ha bisogno di cure) e, quando lo fai, indossa sempre la mascherina e i guanti monouso e porta con te il disinfettante. Ricordati che, dal 20 aprile 2020, l’uso della mascherina è diventato obbligatorio in tutta la Lombardia, quindi se abiti in questa provincia italiana, non uscire mai senza.
- Rispetta le regole di distanziamento sociale, restando il più possibile a casa. Se devi uscire per motivi necessari, mantieni almeno due metri di distanza dalle altre persone.
- Stai alla larga dalle persone che starnutiscono, tossiscono o hanno sintomi simil influenzali.
- Se devi tossire o starnutire, fallo in un fazzoletto di carta monouso, poi buttalo nel cestino della spazzatura più vicino o in un sacchetto di plastica richiudibile. Se non ce l’hai con te, starnutisci o tossisci nella piega del gomito.
- Evita gli abbracci, le strette di mano e i baci sulla guancia.
- Avverti sintomi che possano essere ricondotti al Covid-19? Per proteggere gli altri, e te stesso, non andare in ospedale o nelle farmacie, ma chiama il tuo medico di fiducia per farti visitare a casa oppure contatta il numero verde della tua regione e segui le indicazioni dell’operatore che ti risponderà.