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In questi giorni si parla molto di una novità che potrebbe cambiare notevolmente il mondo dello svapo in Italia. Si tratta della sigaretta elettronica JUUL.
Secondo i fan più accaniti, questo prodotto potrebbe convertire all’universo dell’e-cig i circa 12 milioni di fumatori di sigaretta trdizionale che ci sono nel Bel Paese. Ma quali sono le sue caratteristiche?
Se sei curioso di scoprirle, leggi la guida che abbiamo preparato per te su questo tema!
Cos’è JUUL?
JUUL è una sigaretta elettronica immessa sul mercato da Adam Bowen e James Monsess, fondatori della start up Jull Labs. Il prodotto in questione è frutto di uno studio iniziato nel 2015, quando i due imprenditori erano ancora studenti di Product Design nelle aule dell’Università di Stanford.
I due hanno dato vita a un vaporizzatore rivoluzionario, costruito con lo scopo di fornire agli utenti una valida alternativa alle sigarette.
Un vaporizzatore a sistema chiuso
Prima di dettagliare le caratteristiche della sigaretta elettronica JUUL è il caso di ricordare che entrambi i fondatori della start up hanno iniziato il progetto da fumatori incalliti.
Il loro impegno si è concretizzato nella realizzazione di un vaporizzatore a sistema chiuso. Quest’ultimo, è costruito per il 97% da componenti di qualità farmaceutica. Il restante 3%, invece, è a base di componenti alimentari.
Questa sigaretta elettronica è oggettivamente unica nel suo genere. Ricordiamo innanzitutto che si differenzia dalle altre in commercio innanzitutto per il design. Degni di nota sono però anche i dettagli tecnologici ed elettronici presenti al suo interno.
Nel corso del tempo, sono stati effettuati diversi studi che hanno confermato l’effettivo funzionamento della sigaretta elettronica JUUL. Una delle ricerche più importanti in merito è stata condotta dal Center for Substance.
Cosa ha portato alla luce? Che il 64,8% di un campione di 20.000 fumatori è convinto di poter abbandonare la sigaretta tradizionale dopo la prova di questo vaporizzatore.
In questo caso, gli utenti farebbero una scelta a dir poco vantaggiosa per la propria salute.
Non mancano infatti gli studi che sottolineano come l’e-cig sia decisamente più sana per l’organismo umano rispetto alla sigaretta tradizionale. Secondo uno studio del Public Health England, l’utilizzo delle sigarette elettroniche sarebbe il 95% meno pericoloso rispetto a quello delle bionde tradizionali.
JUUL come valida alternativa alla sigaretta tradizionale
Secondo il parere degli imprenditori che l’hanno ideata e fondato la start up che porta il suo nome, la sigaretta JUUL rappresenta la risposta perfetta a tutti i fumatori che hanno intenzione di abbandonare le bionde e tutti i problemi di salute da essi provocate.
Considerando che nel solo 2018 i fumatori in Italia sono aumentati del 4%, i due imprenditori hanno affermato di sentire il loro progetto come una vera e propria missione.
JUUL e Altria: un affare da 12,8 milioni di dollari
Partiti da San Francisco con le idee estremamente chiare, i due fondatori di JUUL, in pochi anni, hanno conquistato il mercato americano. Per capire la portata della loro rivoluzione, è il caso di ricordare che l’espressione juuling è entrata nel linguaggio comune dei giovani statunitense e sta a indicare il fatto di fumare la sigaretta elettronica JUUL.
Grande come una chiave USB un po’ più lunga, la JUUL è larga 1,5 centimetri e si sviluppa per 9 centimetri.
Separatamente alla sigaretta è possibile acquistare anche gli appositi POD, disponibili in diversi gusti. Con un singolo POD è possibile avere la garanzia di 200 tirate. Inoltre i POD contengono una notevole quantità di nicotina.
Da citare è anche la piccola spia situata sulla mod, che indica la capacità residua della batteria.
Interessante è anche il fatto che basti dare un colpetto con il dito per capire se è arrivato o meno il momento di ricaricare la sigaretta elettronica. In caso di luce rossa, bisogna considerare un’autonomia inferiore al 30%.
In poco più di tre anni di storia, la sigaretta elettronica JUUL ha conquistato il 70% del mercato. La scorsa estate ha iniziato a essere commercializzata in UK. La start up ha esordito sul mercato inglese con uno starter kit dal prezzo a dir poco interessante, pari a 19,90 sterline.
Degne di nota sono anche le differenze tra i POD venduti in UK e quelli commercializzati in USA. I primi sono caratterizzati dalla presenza di soli 20 mg di nicotina. I secondi, invece, ne contengono 50.
La start up, forte dei successi appena ricordati, è stata acquistata dal gigante del tabacco Atria. L’accordo si concluso per una cifra notevole, pari a 12,8 miliardi di dolari.
A seguito di questa acquisizione, sono aumentate le previsioni in merito a un possibile arrivo di JUUL in Italia. Come forse già saprai, la presentazione ufficiale del prodotto nel nostro Paese è avvenuta pochi giorni fa (stiamo scrivendo queste righe il 22 gennaio del 2019).
JUUL in Italia
La conferenza stampa dedicata al lancio ufficiale della sigaretta elettronica JUUL in Italia si è tenuta lunedì 21 gennaio nei locali della Fondazione Feltrinelli, uno dei simboli della Milano proiettata al futuro e soprattutto alla nuova imprenditoria.
All’evento in questione sono intervenute diverse personalità, tra le quali è possibile ricordare la general manager di JUUL Italia Cristina Santucci, che ha dichiarato come il lancio di questa e-cig nel Bel Paese sia finalizzato a offrire a 12 milioni di italiani un’ “alternativa semplice ed efficace per smettere di fumare“.
A detta dei produttori stessi, il principale punto forte di JUUL è dato dalle dimensioni ridotte.
Da ricordare sono anche i vantaggi del circuito elettrico in grado di erogare nicotina in maniera costante. Inizialmente, le POD saranno disponibili in quattro aromi:
- Menta
- Tabacco
- Mango
- Royal Creme
Essendo l’Italia sottoposta alla legislazione europea, le suddette ricariche saranno disponibili solo nel formato caratterizzato da 20 mg di nicotina per singolo ml.