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Se si è consumatori di cannabis anche alle prime armi, è naturale chiedersi quanta marijuana si possa ottenere da una singola pianta di cannabis. Vuoi qualche informazione in più in merito?
Perfetto! La guida che abbiamo creato e che puoi leggere nelle prossime righe è dedicata proprio a questo argomento e ad aiutarti a chiarire le idee.
Quanta marijuana fornisce una singola pianta?
A questa domanda non è possibile dare una risposta specifica. In linea di massima, una singola pianta di marijuana può fornire da 0 a 1500 grammi di cannabis.
La produttività dei singoli esemplari è influenzata da diversi fattori. Tra questi, troviamo il fatto che la pianta sia autofiorente o fotoperiodica. Ovviamente conta anche il fatto che si parli di cannabis Indica o di cannabis Sativa. Conta molto anche la qualità del substrato, per non parlare di quella dei fertilizzanti.
Non bisogna ovviamente trascurare la quantità di luce che la pianta riceve. Ultimo ma non meno importante aspetto da citare è senza dubbio l’abilità del singolo agricoltore.
Al netto delle stime fornite all’inizio di questo articolo, rammentiamo alcuni aspetti specifici, che ci permettono di dare qualche numero più preciso.
- Le piante di cannabis fotoperiodiche che vengono coltivate in condizioni ambientali medie sono in grado di fornire dai 200 ai 600 grammi di cannabis;
- Le piante autofiorenti coltivate nelle medesime condizioni permettono invece di produrre una quantità di cannabis compresa tra i 30 e i 120 grammi.
I coltivatori che hanno intenzione di esercitare la propria passione indoor, devono essere consapevoli che queste stime sono suscettibili di variazioni. Nel caso dei raccolti indoor bisogna proprio ragionare in maniera diversa, prendendo in considerazione la quantità in grammi/watt e non più la quantità per singola pianta.
Per fare un esempio concreto, facciamo presente che, considerando una superficie di un singolo metro quadro, è possibile coltivare sia una pianta di grandi dimensioni, sia poco più di 20 piccole piante.
Qual è la soluzione migliore? La risposta a questa domanda è da sempre oggetto di forte dibattito tra i coltivatori.
In linea generale, chi si occupa di coltivare marijuana con scopi commerciali sceglie l’opzione dell’alto numero di piantine.
Varietà di cannabis più produttive
Detto questo, possiamo entrare nel vivo delle informazioni sulle varietà di cannabis più produttive. Ecco l’elenco delle principali:
- Royal Moby: varietà femminizzata molto famosa, è una Sativa che, nell’ambito di un’eventuale coltivazione indoor, è in grado di raggiungere altezze pari a 2 metri. All’aperto le cose vanno ancora meglio, dato che questa varietà di cannabis è in grado di raggiungere i due metri. Sotto una lampada da 600 W, ciascuna di queste piante può arrivare a produrre quasi 100 grammi di cannabis.
- Skunk XL: questa varietà di cannabis, le cui piante sono estremamente produttiva, è una vera e propria leggenda. La sua principale caratteristica riguarda la genetica di altissimo livello. Creata negli anni ’70, questa varietà è stata migliorata tantissimo nel corso del tempo, con ,l’ovvio scopo di ottimizzarne la resa. Normalmente, riesce a raggiungere 1/1,5 metri di altezza. La pianta sviluppa una cima principale di grandi dimensioni e si comporta benissimo anche in impianti idroponici.
- Critical: questa varietà di cannabis è notoriamente molto produttiva, ma ha anche un altro pregio. Garantisce infatti tempi di sviluppo ridotti. Si tratta di una soluzione ideale per tutti quei coltivatori che vogliono piante particolarmente affidabili e veloci. Mediamente, bisogna aspettarsi una resa compresa tra i 60 e gli 80 grammi per pianta. Per singolo metro quadro, si parla invece di una resa che può arrivare fino a 600 grammi. In quanto tempo? In appena 7 settimana! Come già detto, si tratta di tempi molto brevi, ottimi per chi vuole coltivare alti volumi di piante o, semplicemente, ha fretta di apprezzare i frutti delle proprie fatiche!