Cannabis Light – Cos’è, cosa dice la legge e dove acquistarla.
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La cannabis light è (sia letteralmente che metaforicamente parlando) sulla bocca di tutti.
Dopo il via libera da parte del ministero dell’agricoltura sulla produzione e il commercio di cannabis con limiti di THC fissati allo 0,6%, la cannabis light è diventato il prodotto del momento.
Commercializzato sotto forma di biscotti, tisane, fino a vere e proprie infiorescenze essiccate e pronte all’uso, la marijuana light si può acquistare online o nei vari grow shop sparsi sul territorio.
Vediamo che cos’è e quali sono i limiti di legge stabiliti.
Cos’è la cannabis Light?
La cannabis Light è derivata dalle infiorescenze femminili della cannabis sativa, il cui contenuto di THC è compreso tra lo 0,2% e lo 0,6%.
Le sostanze psicotrope di questa tipologia di cannabis non sono tali da provocare alterazioni o altre anomalie neurologiche, soprattutto perché il contenuto di psicoattivi più rilevante è rappresentato dal CBD.
Questo è presente in grandi percentuali all’interno delle infiorescenze di cannabis light, ma gli effetti che dà al fumatore sono principalmente due: rilassatezza e un leggero effetto antidolorifico.
I cosiddetti “effetti high” tipici del THC (euforia, eccitazione etc) non sono invece riscontrabili, proprio perché non può essere definita una sostanza stupefacente.
In ogni caso il suo consumo, a detta di chi l’ha provata, è piacevolmente rilassante e con effetti anti-stress, l’ideale per concedersi un meritato momento di relax.
Cosa dice la legge sulla cannabis Light?
La legge Italiana è ancora abbastanza fumosa in merito alla marijuana light, e tutte le leggi promulgate si sfidano in un balletto border line.
Per ora possiamo solo dire che l’ultima legge entrata in vigore il 14 Gennaio 2018, ovvero la n.242 del 2/12/16 è quella definitiva.
La legge in questione stabilisce i limiti da non superare per la coltivazione e la commercializzazione della cannabis light.
Il coltivatore che sceglie di produrre Cannabis Light può farlo senza alcun vincolo se le piante e le infiorescenze hanno un limite di THC che non superi lo 0,2%.
Oltre questa soglia (ma entro lo 0,6% di THC rilevato) deve presentare regolare richiesta alle forze dell’ordine, segnalando il tipo di coltivazione.
Qualora la dose di THC superi lo 0,6% l’attività giudiziaria può predisporre il sequestro o la distruzione dei campi di canapa.
Se però la cannabis light supera tutti i controlli statali e viene certificata come adatta alla vendita, può arrivare nei growshop sotto forma di erbe essiccate, trinciate o sottoposte ad altre lavorazioni.
L’importante è che i contenuti di THC non superino mai la soglia limite dello 0,6%, e qualsiasi lavorazione atta ad aumentare gli effetti psicoattivi di queste sostanze è vietato nella maniera più categorica.
Una volta confezionate le piante di cannabis light vengono esposte nelle vetrine online o nei grow shop di zona, apportando la seguente dicitura: “cannabis light per uso tecnico/industriale”.
Questa frase è l’ultimo tocco proibizionistico. Significa che la cannabis light non è destinata né all’uso umano né a quello alimentare, rendendola di fatto un mero oggetto da collezione.
Se un negoziante decidesse di pubblicizzare un prodotto a base di cannabis come articolo da fumo, potrebbe essere incriminato con l’accusa di istigazione all’uso di sostanze stupefacenti.
È legale fumare la canapa legale?
Dopo queste premesse la domanda sorge spontanea: ma quindi è legale fumare la cannabis light?
No.
La cannabis light non viene venduta a uso umano, pertanto il consumo non è nemmeno lontanamente contemplato. Anche qui ci troviamo in una legge contorta e non del tutto chiara, perché il consumo di cannabis a uso personale rimane tutt’ora un illecito amministrativo.
Se sorpresi a fumare le infiorescenze appena acquistate legalmente si possono rischiare sanzioni piuttosto pesanti.
Un esempio? Il ritiro della patente e del porto d’armi, nonché la sospensione del passaporto. Ecco la sottile (ma non troppo) differenza tra vendere cannabis light e pubblicizzarla come un’erba da fumo.
Ogni confezione di cannabis light viene venduta sigillata e il consiglio è quello di mantenerla tale fino ad arrivare alla propria abitazione.
In questo modo eviterete di correre rischi di sorta.
Dove comprare la cannabis light?
Comprare la marijuana light è più semplice di quanto si creda. In Italia Easyjoint detiene il monopolio per la produzione e la vendita di cannabis light certificata, disponibile in diverse tipologie.
È possibile acquistarla online o nei grow shop fisici, visto che l’azienda emiliana vende le proprie piante certificate in tutta Italia. Ciascun prodotto contiene una percentuale di THC inferiore allo 0,6% e un contenuto di CBD che si attesta attorno al 4%.
Il contenuto così alto di questo tipo di cannabinoide non crea alcuno scompenso nelle facoltà intellettive di chi la assume, regalando solamente un piacevole effetto relax.
Se deciderete di acquistare cannabis light fateci sapere cosa ne pensate. Noi per ora siamo abbastanza soddisfatti dei passi che si stanno compiendo, perché seppur piccoli vanno nella giusta direzione.