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Il CBD è un cannabinoide contenuto all’interno della cannabis. Questo viene studiato da diversi anni per le sue caratteristiche e proprietà curative. Gli studi effettuati negli ultimi periodi stanno portando a notare come i liposomi possano avere un ruolo importante per l’assorbimento del CBD nell’organismo.
I liposomi potrebbero migliorare l’assorbimento del CBD nell’organismo in quanto questi sarebbero in grado di trasportarlo attraverso la membrana intestinale, nei vari tessuti cellulari del nostro corpo.
Per massimizzare, dunque l’assorbimento del CBD, si potrebbero impiegare queste piccole particelle lipidiche. Queste sono molto importanti per la profusione benefica del cannabinoide all’interno dell’organismo.
Dato il rinnovato interesse per la cannabis e i suoi cannabinoidi, e le varie ricerche che vengono effettuata su di essa, sono diversi i produttori che stanno cercando di sviluppare sistemi sempre più avanzati che possano soddisfare la domanda di marijuana medica.
Per questo stesso motivo diverse aziende farmaceutiche, stanno prendendo in considerazione diversi metodi per favorire l’assorbimento dei principi curativi della cannabis.
Ecco da dove nasce, l’idea di utilizzare dei liposomi, preparati in laboratorio, per favorire l’assorbimento nell’organismo del CBD.
I liposomi trasformano i fosfolipidi in bolle protettive, che riescono così a rimanere intatte nel tratto gastro intestinale, per poi dirigersi negli obbiettivi designati nel resto del corpo.
Quali sono i vantaggi dei Liposomi insieme al CBD
I liposomi insieme al CBD possono essere considerati la combinazione vincente per riuscire a combattere e curare diverse malattie e patologie.
Il CBD, come già comprovato da diverse ricerche, da solo è una sostanza ottime per trattare patologie come: il dolore, i disordini post traumatici, la sindrome di Dravet, la depressione, l’ansia, i problemi post operatori, l’artrite ecc…
Come possiamo notare gli effetti positivi del CBD possono essere davvero tanti, eppure questi possono migliorare nel momento in cui il CBD viene incapsulato insieme ai liposomi.
In questi casi, il composto potrebbe superare indenne il degradamento all’interno del corpo, che di solito avviene a causa dei succhi gastrici, e raggiungere così più efficacemente i tessuti cellulari specifici.
Il CBD, bisogna ricordare che non è un composto psicoattivo, quindi anche se viene somministrato a un paziente per un lungo periodo, non c’è il rischio di assuefazione.
Come i liposomi aumentano la biodisponibilità delle sostanze
Secondo recenti studi, effettuati nel 2017, tutti i sistemi di somministrazione nanoparticolati, come quello previsto per i liposomi, sono in grado di migliorare notevolmente la biodisponibilità del farmaco all’interno del tratto gastro-intestinale.
Grazie a questi, dunque è alla loro struttura a doppio strato fosfolipidico, è possibile portare qualunque componente benefici, a svolgere un’azione più mirata all’interno dell’organismo.
Lo studio ha dimostrato come i liposomi riescano ad aderire alle biomembrane e a formare struttura miste con i sali biliari. Grazie a quest’azione si riesce ad aumentare la solubilità dei principi attivi posti all’interno del farmaco.
L’efficacia dei liposomi nel trasporto di CBD
Ritornando all’efficacia del CBD insieme ai liposomi, bisogna considerare uno studio avvenuto nel 2003. Questo studio serviva a dimostrare come il CBD potesse essere somministrato attraverso mezzi differenti dall’assunzione orale.
In questo caso lo studio ha impiegato una somministrazione etosomica, che comunque ha dato ottimi risultati. Infatti, i topi ai quali è stato somministrata la sostanza non hanno dimostrato una significativa riduzione dell’infiammazione della quale erano affetti.
Grazie a questo studio è stato possibile determinare come il CBD se assunto correttamente possa essere un valido aiuto nella cura delle malattie reumatiche e dell’artrosi.
Quindi per utilizzare il CBD al meglio, c’è bisogno di un componente di trasporto che permetta al principio attivo di raggiungere la zona interessata.
Nonostante i liposomi e gli etosomi non sono la stessa cosa, bisogna comunque considerare la potenzialità dimostrata dal trasporto del principio attivo.
Sebbene gli etosomi e i liposomi non siano la stessa cosa, è probabile che abbiano un simile potenziale di trasporto del principio attivo CBD all’interno del corpo.