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La domanda che molti si sono posti nel corso della propria vita, soprattutto se consumatori abituali di cannabis, è: “Esistono davvero degli effetti da astinenza da marijuana?”
Affermare con certezza che non esistano effetti collaterali e che non si può parlare di astinenza da cannabis è errato, come lo è affermare il contrario però!
Negli anni sono stati svolti molti studi sull’astinenza da marijuana, ma nessuno di questi è mai arrivato ad una conclusione certa ed inconfutabile. Noi intanto cominciamo con il dire che l’astinenza, oltre che fisica, può essere anche e soprattutto mentale!
Il corpo e la mente infatti possono soffrire d’astinenza da tutto ciò a cui siamo abituati, non solo da sostanze psicotrope o droghe. Soprattutto dal punto di vista mentale, qualsiasi cosa che ci faccia passare del tempo in maniera piacevole ci porta poi a non poterne/volerne più fare a meno.
Insomma, se mi piace qualcosa e quel qualcosa mi viene tolto, soffrirò di una crisi di astinenza, che sia la caffeina, lo zucchero, il gioco d’azzardo, il sesso, internet, lo shopping, una relazione, etc.
La “colpa” di tutto questo? Bè, è la dopamina!
La dopamina è un neurotrasmettitore ed è il principale responsabile della felicità neuronale auto-indotta: il nostro corpo infatti rilascia la dopamina ogni volta che un nostro comportamento mostra risultati positivi, o percepiti come tali. Nel corso del tempo, poi, il nostro organismo comincia a ridurre il quantitativo di dopamina mediamente rilasciata. Per questo, se il comportamento soddisfacente viene “messo in pausa”, ovvero inizia un periodo di astinenza, il corpo inizia ad avere difficoltà nel produrre dopamina senza quella determinata sostanza, quel determinato comportamento, etc.
Questo può succederci quindi anche con il consumo di cannabis, come con l’amore, gli sport, la musica, etc.
I sintomi fisici dell’astinenza da marijuana
Se poi vogliamo parlare di veri e propri sintomi fisici, beh possiamo elencarne alcuni, fermo restando che non è stata dimostrata una reale possibilità di dipendenza dalla cannabis, che è l’unica droga che effettivamente non ha veri risvolti chimici e fisici in questo senso.
In ogni caso, la maggior parte dei sintomi da astinenza potrebbero iniziare da uno a tre giorni dopo lo stop all’assunzione, con il loro picco a circa una settimana, mentre sembrano svanire entro un mese nella maggior parte delle situazioni. I sintomi fisici di astinenza da cannabis possono essere diversi, dal dolore addominale, alla sudorazione, tremori, febbre, brividi, o mal di testa.
Uno dei primi sintomi quindi potrebbero essere i dolori addominali.
La marijuana è famosa per il senso di rilassatezza che conferisce al muscolo, come anche per la “fame chimica” a cui porta, ma anche per la capacità di ridurre le nausee: proprio per questo nel nostro periodo di astinenza da marijuana potremmo riscontrare dei dolori addominali. Ma questo sintomo è facilmente risolvibile o comunque esauribile a brevissimo termine.
Poi ci sono i tremori, che ovviamente non hanno nulla a che fare con quelli dell’astinenza dalle droghe pesanti come l’eroina! Si tratta invece di un tremito leggero, nemmeno sempre avvertito, in zone del corpo come dita, palpebre, micro-spasmi a livello muscolare sulle cosce o sulle gambe. Anche in questo caso basta eliminare un po’ di caffeina, che può provocare per altro gli stessi spasmi, e rilassarsi con una tisana e un po’ di riposo.
Sintomi come febbre e brividi invece sono portati da una questione esclusivamente mentale: difficilmente ci verrà la febbre alta a causa dell’astinenza da cannabis!
Potrebbe invece venirci un po’ di mal di testa, soprattutto se siamo già predisposti o soffriamo un po’ di fotofobia.
I sintomi psicologici dell’astinenza da marijuana
Ma se i sintomi fisici, come abbiamo visto, sono quasi zero, quelli psicologici possono essere più seri ma soprattutto durare più a lungo. Perché i sintomi psicologici sono veramente quelli potati da un calo di dopamina nel nostro corpo. Tali sintomi includono l’ansia, l’irritabilità, la depressione, come un po’ irrequietezza, insonnia, stanchezza, riduzione dell’appetito o perdita di peso.
In molti utilizzano la marijuana per rilassarsi, soprattutto in periodi un po’ difficili della vita, proprio perché ha un effetto spesso calmante, che ti fa entrare in pace con il mondo. Proprio per questo, in un periodo di astinenza, possono verificarsi situazioni di ansia. In questo caso allora è importante appoggiarsi ad altro, come sport o amici, cercare di uscire comunque e mantenere attiva la propria vita sociale (insomma sta dopamina la possiamo recuperare anche in altre situazioni no?).
In astinenza, probabilmente a causa del sintomo precedente, si può incorrere anche in stati di particolare irritabilità. Anche in questo caso sport ed esercizio fisico possono essere d’aiuto.
Proprio per le proprietà della cannabis i sintomi dell’astinenza possono trasformarsi in un po’ di insonnia e perdita dell’appetito. Dopo una canna si è estremamente rilassati, a volte assonnati e molto più spesso affamati. Certo che smettendo di farne uso, soprattutto prima di andare a dormire, sarà un po’ più difficile addormentarsi.
Per chi soffre già di suo di insonnia poi ancora peggio. Ma anche qui si tratta solo di riprendere il circolo del sonno in maniera naturale, magari aiutandosi con un ciclo di melatonina, cercando di non assumere troppa caffeina, evitando di usare il computer prima del sonno, etc.
Per la perdita di appetito idem, si tratta solo di ricominciare a mangiare per necessità e non per fame chimica: la perdita di un po’ di peso quindi è normale, ma non esagerate!
Come abbiamo già detto, l’astinenza e molti di questi sintomi non sono scientificamente provati, ma soprattutto molti degli effetti appena citati non vengono avvertiti da tutti. L’astinenza in questo caso è molto personale ma soprattutto meno dura di quelle portate da tabacco ed alcol ad esempio.