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Fumare fa male: questa premessa è fondamentale per approfondire successivamente l’argomento sulle sigarette al mentolo, che soprattutto negli ultimi anni spopolavano tra giovani e meno giovani. Ma fumare sigaretta alla menta fa ancora più male?
Iniziamo col dire che le sigarette sono così dannose perché oltre a contenere tabacco, che di per sé è già pericoloso, contiene numerosi additivi che aggravano ulteriormente la condizione di rischio del prodotto.
All’interno di una comune sigaretta possono trovarsi elementi come il catrame, la nicotina, monossido di carbonio e tutta una serie di sostanze irritanti che gravano sul sistema respiratorio e, quindi, in generale su tutto l’organismo.
A fumare si inizia solitamente da piccoli e si vene a creare una vera e propria dipendenza, conosciuta come tabagismo, che ha effetti pericolosissimi sul lungo termine. Anche per questo motivi i Paesi dell’Unione Europea, ma non solo, hanno da tempo deciso di innalzare i costi delle sigarette, inserendo accise e tassazioni, in modo tale da scoraggiare i consumatori abituali di sigarette dal loro consumo (ma questi deterrenti funzionano veramente?).
In commercio, inoltre, esistono numerose tipologie di sigaretta, tra cui quelle aromatizzate alla menta/ mentolo, di gran moda qualche anno fa soprattutto tra i giovanissimi.
Come tutte, anche questa moda è stata piuttosto passeggera e in pochi anni ha esaurito il boom, anche se tutt’oggi sono ancora tante le persone che preferiscono fumare questa sigaretta invece che quella tradizionale.
Oltre che per un fatto di moda, però, questo costume si è diffuso principalmente perché è opinione comune che le sigarette al mentolo siano meno dannose di quelle tradizionali. E’ necessario però sfatare un mito riguardo questa convinzione, perché in realtà non è così, anzi: il fatto che nel momento in cui si fumano appaiano meno pesanti, a detta dei fumatori, non significa che la loro azione sia più leggera.
Questo aspetto è stato più volte sottolineato da numerosi istituti di ricerca, che hanno sempre messo in guardia i consumatori abituali di sigarette alla menta e al mentolo dai rischi che si corrono con questa tipologia di sigaretta. Attualmente, la loro diffusione sul territorio nazionale ed europeo è stata drasticamente ridotta anche se qualche produttore continua a realizzare prodotti aromatizzati al menta, questo perché c’è ancora qualche consumatore di nicchia che le preferisce a quelle tradizionali.
Ma perché le sigarette alla menta e al mentolo vengono sconsigliate da più fronti scientifici?
Numerose ricerche, effettuate da studiosi ed esperti di tutto il mondo, hanno dimostrato che esiste una maggiore fattispecie dannosa, con una più elevata insorgenza patologica, nei soggetti che sono consumatori abituali di queste sigarette.
In particolar modo, uno degli studi più approfonditi e argomentati in merito è stato eseguito dalla Food and Drug Administration, organismo di controllo statunitense, che per diverso tempo ha concentrato la sua attenzione sulle classiche bionde e, in particolare, sulle varianti al mentolo.
Prima di addentrarsi nella spiegazione scientifica di questo allarme lanciato dalla FDA, bisogna specificare che fino al 2013 questo era uno dei pochi settori in crescita dell’industria del tabacco ma, anche a causa di questo monito lanciato da importante istituti di ricerca, il mercato ha lentamente iniziato a diminuire il consumo di questo prodotto, tanto che oggi l’industria è quasi al collasso.
Dov’è il problema delle sigarette al mentolo?
Pare che il nocciolo della questione sia proprio l’aromatizzazione, che graverebbe sui polmoni in maniera maggiore rispetto a una normale sigaretta, i cui danni sono da tempo noti a tutti.
Lo studio è stato condotto seguendo il più tradizionale dei metodi scientifici, quello empirico, per il quale sono stati chiamati circa 3.750 fumatori di sigarette al mentolo e quasi 2.000 fumatori di sigarette tradizionali. Per rientrare in questa particolare ricerca, i modelli ideali erano fumatori tra i 44 e gli 80 anni che consumano almeno 10 pacchetti di sigarette all’anno.
Fumatori abituali e occasionali, quindi, su cui la FDA ha voluto verificare i risultati raccolti in laboratorio per testarne la veridicità. Lo studio si è protratto per diverso tempo e i risultati che sono stati ottenuto sono notevoli, al di là di qualsiasi ipotesi inizialmente formulata in laboratorio.
Infatti, durante lo studio, è emerso che i consumatori abituali di prodotti aromatizzati al mentolo siano stati maggiormente soggetti a ricoveri ospedalieri rispetto ai fumatori tradizionali, nonché, una volta sottoposti ad accurati esami clinici di controllo, hanno mostrato una generale condizione di salute sensibilmente peggiore rispetto a quella di un fumatore di sigarette tradizionali. Spesso, i medici hanno notato addirittura un livello di gravità considerevole, tale da destare non poche preoccupazioni sui fumatori di sigarette al mentolo.
Tra le esacerbazioni più serie che sono state rilevate nei fumatori di sigarette al mentolo, i medici che hanno condotto lo studio hanno segnalato una maggiore difficoltà respiratoria e una spiccata sensibilità nel manifestare comportamenti flemmatici, anche con durate elevate, che spesso arrivano a diversi giorni.
Questi aspetti, che possono funzionare come campanello d’allarme de nostro organismo, sono però spesso sottovalutati dai pazienti in quanto il mentolo e i suoi derivati fungono da anestetico sulle vie respiratorie, minimizzando il problema.
Inoltre, sempre in relazione alle sigarette al mentolo, è stato notato come questo genere di prodotto così aromatizzato sia un incentivo all’inizio dell’attività dei fumatori e causi un meccanismo di dipendenza ancor più forte, che rende molto più difficile smettere di fumare.
Anche questo aspetto è legato strettamente all’aromatizzazione del prodotto, che coprendo quello che è il sapore acre della sigaretta tradizionale, la rende molto più appetibile e piacevole agli occhi e al palato dei giovanissimi, che iniziano proprio con queste sigarette la loro dipendenza al fumo.
Tirando delle sommarie conclusioni sullo studio condotto dalla Food and Drug Administration, si può dedurre che gran parte del crollo dell’industria del tabacco relativa alle sigarette a mentolo derivi proprio da questi risultati, che in larga parte hanno fatto desistere i consumatori all’acquisto.
Tuttavia, negli anni precedenti ci sono state numerose controversie in merito, perché i maggiori esponenti dell’industria del tabacco mondiale hanno rivolto pesanti accuse contro la FDA, rea di aver diffuso notizie non vere e, per altro, condotte in maniera non ortodossa. Nello specifico, infatti, l’associazione delle industrie del tabacco ha accusato la FDA di aver trattato in maniera differente i prodotti del tabacco, andando contro i principi imposti dalle leggi americane sugli studi scientifici.
Per quanto riguarda l’Europa e quindi l’Italia, le sigarette al mentolo (e aromatizzate varie) saranno messe al bando entro il mese di Maggio del 2020.