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La questione del tabacco e delle sigarette è molto sentita nell’Unione Europea quando si tratta di viaggiare in aereo ma, in generale, in tutto il mondo.
Sebbene per molti questi possano sembrare oggetti come tanti altri, in realtà non è così perché da sempre, infatti, le sigarette sono soggette a una tassazione particolare. Ciascun Paese dispone di una propria regolamentazione in merito, pertanto qualsiasi infrazione può essere inclusa tra le attività di contrabbando e, quindi, punita ai sensi di legge.
Questo ha imposto numerose regole e accorgimenti da quando gli spostamenti in aereo sono stati intensificati e le compagnie hanno dovuto necessariamente trovare un rimedio per evitare che l’aereo diventasse il mezzo più utilizzato per il contrabbando di sigarette in Europa e, in generale, nel mondo.
Non tutte le compagnie impongono le stesse regole, così come non tutti gli Stati prevedono lo stesso limite di importazione: per questo motivo è importante informarsi preventivamente prima di effettuare un viaggio, individuando con precisione le franchigie specifiche e regolandosi di conseguenza per evitare sanzioni che, in alcuni casi, possono sfociare anche nell’ambito del penale.
Entrando nello specifico del discorso, le compagnie aeree non vietano il trasporto delle sigarette a bordo ma ne impongono le modalità di trasporto. In particolare, possono essere inserite nel bagaglio a mano quantità di tabacco tali da essere giustificare con l’utilizzo personale.
Infatti, sempre per la norma fiscale che regola il commercio del tabacco, non possono essere portati a bordo degli aerei prodotti destinati alla vendita che, invece, devono essere trasportati con altre modalità e passare a un controllo doganale accurato prima di poter entrare nel Paese di destinazione. Fatta questa doverosa premessa, bisogna capire quali sono i limiti consentiti dalle compagnie aeree e quali quelli del Paese di destinazione.
Infatti, ogni compagnia aerea pone ai suoi passeggeri dei paletti quantitativi standard a cui è necessario attenersi pedissequamente ma, nel caso in cui il limite consentito dal Paese di destinazione del volo sia inferiore rispetto a quello stabilito dalla compagnia, sarà necessario fare affidamento a quei quantitativi per evitare di avere problemi in dogana al momento dell’arrivo.
Portare sigarette e tabacco in aereo per voi effettuati all’interno dell’Unione Europea
Per quanto riguarda i voli che vengono effettuati all’interno dell’Unione Europea, la legge prevede che il passeggero non sia tenuto a dimostrare l’uso personale dei prodotti di tabacco che trasporta, a patto che questi rientrino entro determinati limiti. In particolare, è consentito trasportare per il trasporto personale:
- 4 stecche di sigarette, che corrispondono a 800 elementi incartati di tabacco
- 400 cigarillos, ossia piccoli sigari di peso non superiore a 3 grammi ciascuno
- 200 sigari tradizionali
- 1 Kg di tabacco sfuso da fumare
Si tratta di franchigie piuttosto elevate che, però, possono essere oggetto di modifica da parte delle compagnie aeree e dei Paesi. Infatti, qualora l’aeroporto di partenza del volo si trovi in un Paese dell’Unione Europea che ancora non prevede una legislazione specifica in materia e che, quindi, non ha stabilito il livello di accisa minima, la compagnia aerea si adatta alle disposizioni specifiche imposte dal Paese di destinazione in relazione all’importazione specifica da quel Paese, e riduce la quantità di tabacco che può essere trasportato per l’utilizzo personale.
Tuttavia, è bene sapere che in ogni caso il limite massimo di sigarette trasportabili per l’utilizzo personale non può mai essere inferiore a 300 sigarette. Tutte queste informazioni nel dettaglio si possono ottenere rivolgendosi all’autorità doganale del Paese di destinazione.
Che sanzioni rischio se non presto attenzione alla normativa?
Nel caso in cui non si presti la necessaria attenzione prima partire, e nel caso in cui ai controlli aeroportuali non vengano rilevate irregolarità normative a livello sostanziale generico, ai controlli doganali aeroportuali del Paese di destinazione è possibile incorrere in procedure di verifica e sdoganamento.
In particolare, se la quantità di tabacco rilevata nei bagagli è superiore al limite consentito dal Paese, gli ufficiali di servizio in dogana possono richiedere delle prove inconfutabili che il quantitativo di tabacco trasportato sia effettivamente destinato al consumo personale, chiedendo contestualmente l’esibizione di una ricevuta d’acquisto (scontrino o fattura). In questo caso, prima di introdurre il tabacco nel Paese al di fuori dell’area doganale, è richiesto il pagamento dell’accisa, che invece non è dovuta quando il quantitativo trasportato è in linea con i limiti per il consumo personale.
Tutte le compagnie aeree, a prescindere dai limiti e dalle franchigie, impediscono ai viaggiatori di età inferiore ai 17 anni di trasportare con loro prodotti di tabacco.
Inoltre, in un contesto di acquisto aeroportuale, ai viaggiatori che si spostano all’interno dell’Unione Europea, non è consentito effettuare acquisti di prodotti del tabacco con le agevolazioni dell’area duty free: ai prodotti del tabacco, infatti, vengono comunque applicate le accise e la tassazione prevista dal Paese di origine, per un limite d’acquisto di 4 stecche.
E se viaggio al di fuori dell’unione europea? Quante stecche di sigarette posso portare in aereo?
Discorso diverso riguarda chi viaggia con destinazione esterna all’Unione Europa: in quel caso, infatti, questo genere di acquisti rientra nell’ambito del duty free ma il numero di sigarette massimo consentito per l’acquisto cala, in quanto non sono più 4 le stecche consentite ma solamente una. In termini generali, questa è la normativa base per il trasporto aereo delle sigarette nel caso di voli internazionali.
Tuttavia, le compagnie aeree dispongono anche di una specifica regolamentazione per quanto riguarda più nel dettaglio la logistica del trasporto a bordo.
Vietato fumare a bordo degli aerei
In linea generale, purché entro i limiti stabiliti per legge, le sigarette o il tabacco possono essere trasportate indifferentemente nel bagaglio a mano o in quello da stiva, senza particolari restrizioni. Tuttavia, è bene ricordare che a bordo di tutti gli aerei del mondo, qualsiasi compagnia si scelga, è severamente vietato fumare.
Anche nei bagni dei velivoli sono presenti rilevatori di fumo che segnalano immediatamente l’anomalia al personale di bordo, che interviene sanzionando il trasgressore con una multa che può arrivare a circa 2mila euro.
Fumare a bordo degli aerei, oltre che essere pericoloso per la salute degli altri passeggeri, può rappresentare un pericolo per i dispositivi di sicurezza. Anche per questo motivo, quindi, tutte le compagnie aeree hanno fatto divieto ai loro passeggeri di trasportare all’interno del bagaglio l’accendino, che se viene individuato al momento dei controlli viene sequestrato dal personale di terra.
Ovviamente, i motivi profondi del divieto assoluto di trasporto di un accendino a bordo sono ben altri, perché si tratta comunque di un potenziale elemento incendiario, che potrebbe generare una situazione di panico all’interno dell’abitacolo durante il volo, ma è anche un potenziale elemento esplosivo, perché il gas liquido ivi contenuto, in caso di variazioni di pressione, potrebbe tornare allo stato gassoso esercitando una pressione tale da far esplodere l’oggetto.
Per sdrammatizzare questo rigido divieto, negli Stati Uniti è stato ideato un tacito scambio tra i viaggiatori in partenza e quelli arrivo: i primi lasciano gli accendini in una specifica area dell’aeroporto, prima di entrare nella zona dei controlli, che vengono prelevati dai viaggiatori in arrivo che hanno preventivamente lasciato i loro accendini nell’aeroporto di partenza.
Quindi, ricapitolando e schematizzando il discorso, è possibile portare sigarette a bordo degli aerei entro il limite massimo di 8 stecche per i viaggi all’interno dell’Unione Europea. tuttavia, questi limiti sono soggetti a modifiche e cambiamenti in base al Paese di destinazione. Tutte le informazioni relative al trasporto di tabacco possono essere facilmente reperite online o presso gli uffici doganali del Paese di destinazione.