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Per i fumatori incalliti, le sigarette e il tabacco rappresentano una spesa non indifferente, soprattutto negli ultimi anni. Dobbiamo ricordare che nel 2007, ovvero otto anni fa, era possibile acquistare una busta di tabacco da 40 grammi, cartine e filtri a soli 5 euro. Tutto questo materiale poteva durare fino a quattro settimane se si stava attenti, ma oggi le cose sono decisamente cambiate.
Oggi, ovvero nel 2015, con 5 euro possiamo comprare a malapena una busta di tabacco da 20 grammi e, molto probabilmente, le cose peggioreranno con il tempo. Tale considerazione potrebbe rappresentare la soluzione ideale per smettere di fumare, ma non è così semplice come molti vogliono far credere.
Quanti fumatori hanno deciso di smettere a causa del prezzo e quanti neofumatori si sono lasciati spaventare dalle tariffe di tabacco e sigarette?
L’unico cambiamento che è possibile vedere risiede nelle casse dello Stato, non nelle singole persone. Chi sostiene che l’aumento del prezzo per sigarette e tabacco sia una sorta di benedizione per smettere di fumare, ha sbagliato tutto. Ci sono altre alternative che possono regalarci gli stessi risultati della nicotina, come le sigarette elettroniche o le pipe di sapone.
Sarebbe decisamente più semplice ammettere che il prezzo di questi prodotti è aumentato a causa di una crisi economica del paese, piuttosto che sentire scuse di questo genere. Il governo potrebbe utilizzare la scusa di nuove strade o infrastrutture, senza intaccare il discorso salute e diminuzione del fumo. Di conseguenza, possiamo dire che, anno dopo anno, il prezzo di tabacco e sigarette è aumentato a dismisura.
Le multinazionali del tabacco stanno cercando di sopperire a tutti gli aumenti e i divieti che numerosi stati stanno applicando nei confronti del prodotto. Purtroppo, la vecchia busta da 40 grammi che un tempo acquistavi con 5 euro, è diventata un privilegio per pochi.
Di conseguenza, ci si adegua al mercato: le case produttrici cessano di realizzare grandi confezioni e concentrano tutta l’attenzione su come alterare il tabacco, in modo da poterlo offrire a prezzi più bassi.
Ciò significa che attualmente non stiamo fumando lo stesso tabacco di tanti anni fa: il gusto e il sapore sono decisamente cambiati, insieme alla modifica economica più grande, riscontrata dal nostro portafogli. Vi ricordate quando un pacchetto di Marlboro rosse o Marlboro Light costava solamente 500 lire? Oggi supera addirittura i 5 euro grazie alle nuove tasse e all’introduzione della nuova moneta.
Di quanto è aumentato il prezzo delle sigarette e del tabacco nel corso degli anni?
Probabilmente non ci facciamo caso, ma è molto importante informare tutti i fumatori di quanto siano aumentate le sigarette e il tabacco negli ultimi 12 anni:
- Nel 1999, un pacchetto di sigarette costava 5.500 lire (ovvero circa 2,75 euro)
- Nel 2002, un pacchetto di sigarette costava 6.000 lire (ovvero 3 euro)
- Nel 2005, un pacchetto di sigarette costava 3.50 euro
- Nel 2007, un pacchetto di sigarette costava 4.20 euro
- Nel 2009, un pacchetto di sigarette costava 4.60 euro
- Nel 2012, un pacchetto di sigarette costava 5.10 euro
- Dal 16 gennaio 2015, il prezzo di sigarette e tabacco è stato aumentato di ulteriori 10-20 centesimi
Stiamo parlando di un aumento pari all’85% nel corso degli ultimi 10 anni: tutti questi soldi finiscono nelle mani dello Stato e potrebbe essere utile pensare ad un’alternativa per poter risparmiare. Una volta, si puntava al risparmio acquistando tabacco, cartine e filtri: la spesa era minima e il consumo di sigarette artigianali meno frequente rispetto a quelle classiche e non fatte “a mano”.
Oggi, purtroppo, non si può contare nemmeno su questo lato se si desidera tirare un po’ le cinghie: con 20 grammi a 5 euro escludendo cartine e filtri, non si arriva alla fine della settimana se si è fumatori da almeno 10-15 sigarette al giorno.