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Il Narghilè, detto anche Shisha, è uno strumento per fumare tabacco. E’ formato da un contenitore d’acqua, dove confluisce una spirale, che permette al fumo di raffreddarsi prima di entrare nella bocca del fumatore, tramite un tubicino flessibile/rigido. Il suo uso è molto diffuso in Nord Africa, Turchia e nei paesi Medio Orientali.
Che tabacco viene utilizzato?
Solitamente il tabacco che viene fumato con il Narghilè è di tipo Virginia e viene impregnato con della melassa. Esistono inoltre in commercio dei nuovi tipi di melassa che sono molto meno dannosi, in quanto non contengono ne tabacco ne nicotina. Esistono dei gusti più disparati, dalla Fragola al Limone, dal Miele al Mirtillo ecc.
Come si fuma il Narghilè?
Innanzitutto bisogna riempire d’acqua (o di un liquido di vostra preferenza) la base, fino a far immergere l’asta centrale di qualche centimetro. A questo punto potrete inserire lo stelo centrale sulla base. Cercate di chiuderlo bene, perchè meglio risulterà sigillato, più il fumo sarà denso. Ora potrete collegare il tubo allo stelo ed inserire il braciere in ceramica.
Finite queste operazioni, aprite il pacco del vostro tabacco aromatizzato (o melassa) e riempite il braciere del narghilè con la quantità desiderata. Ovviamente più tabacco andrete a mettere, maggior tempo durerà la fumata. Ora non resterà che mettere la carta stagnola sopra il braciere, per coprirlo completamente “a tappo”. Prendete quindi un ago o uno spillo, e fate tanti buchi nella carta stagnola.
Ce l’abbiamo fatta! Il Narghilè è quasi pronto per essere fumato! Prendete un carboncino ed accendetelo con un accendino. Quando questo diventerà rosso e smetterà di fumare, dovrete appoggiarlo sulla stagnola, al centro. Ora potete finalmente aspirare il fumo attraverso il tubicino!
Si aspira il fumo del Narghilè?
Solitamente il fumo del narghilè viene aspirato con i polmoni, se però volete limitare i danni potete anche decidere di non aspirarlo (in stile sigaro, tanto per intenderci). In quest’ultimo caso, ovviamente, non vi gusterete al 100% l’aroma del tabacco/melassa utilizzato.
Fa male fumarlo?
Fumare fa male. Ed è una cosa risaputa. Tenuto a mente questo, noi di Smoketrip ci teniamo a dare una corretta informazione, a differenza dei soliti articoli di giornale scritti da gente incompetente, che non conoscono minimamente l’argomento trattato. Se cercate su Google “Fa male fumare il narghilè?” vi verranno fuori tra i primi risultati fantomatici articoli come: “E’ moda narghilé, ma fa più male di 100 sigarette”, “Il narghilè più dannoso per i polmoni delle sigarette?” ecc. Senza tanti rigiri di parole, il messaggio che questi articoli vogliono trasmettere è che il narghilè fa più male delle sigarette. Ma è veramente cosi?
Il parere del dottor Kamal Chaouachi (socio-antropologo e tabaccologo dell’Université Paris-Sud) a proposito è davvero interessante. Spiega chiaramente che fumare un narghilè con del tabamel (tabacco con melassa) è si dannoso, ma non ai livelli delle sigarette. Quando si fuma il tabamel, le sostanze che vengono sprigionate sono decisamente inferiori a quelle contenute in una sigaretta. Il rapporto del OMS, che è stato ripreso da tutta la stampa italiana, è in difetto a livello concettuale. Il fumo di narghilè infatti non viene bruciato (come avviene in una sigaretta) ma bensì riscaldato. Grazie a questa pratica, gli elementi più nocivi che sono presenti nel tabacco non vengono liberati e quindi assunti dal consumatore. Se volete approfondire meglio la questione, qua trovate l’intervista completa al Dottor Chaouachi.